sabato 14 novembre 2020

Stretta sui distributori automatici: a Massafra monta la polemica

 Il Comune di Massafra deve sospendere l'ordinanza di chiusura anticipata dei distributori automatici e risarcire gli operatori».

Esordisce così, in una nota, il referente di Italia Viva Massafra Angelo Notaristefano in riferimento all'ordinanza n° 69 del 3 novembre scorso che ha obbligato gli esercizi commerciali in vendita al dettaglio di prodotti alimentari, tramite distributori automatici presenti sul territorio comunale, a chiudere dalle 18 alle 5 di tutti i giorni della settimana.

«Una scelta discutibile - continua Notaristefano -, forse è figlia di una certa mania di protagonismo più che da una vera utilità per il contenimento della pandemia da Covid-19. L’amministrazione ha di fatto scaricato sulla categoria dei commercianti la sua incapacità di controllare il territorio.

In questi giorni si è fortemente espressa Casartigiani Taranto che ha ricordato come nella provincia il settore conti, nella sola Provincia di Taranto, oltre 160 aziende attive che stanno subendo una contrazione del fatturato superiore al 70% e rischiano di lasciare a casa nei prossimi mesi centinaia di lavoratori.

Come Italia Viva di Massafra, in piena solidarietà con operatori e lavoratori del settore, chiediamo il ritiro delle ordinanza in quanto vige già il coprifuoco dalle 22 alle 5 e quello imposto ai soli distributori è ingiusto ed inutile. Inoltre chiediamo che si proceda ad un risarcimento per il periodo imposto di chiusura a totale ristoro dei mancati introiti».

martedì 30 giugno 2020

Italia Viva: «​Anche a Massafra ci sarà il rimborso delle mense e degli scuolabus»

 



Vittoria per i cittadini massafresi, i servizi di trasporto scolastico e di mensa scolastica verranno rimborsati! La proposta di Italia Viva e della consigliera comunale Ida Cardillo è diventata realtà». Esordisce così, in una nota, il referente di Italia Viva Massafra Angelo Notaristefano dopo l'avviso pubblico di Rimborso trasporto scolastico scuolabus e ticket mensa scolastica a.s. 2019/2020 diffuso dal Comune di Massafra. Grande soddisfazione nelle fila di Italia Viva di Massafra per il risultato ottenuto.

«Il Comune di Massafra - scrive il renziano Notaristefano- ha reso noto che dal 1 luglio fino al 20 luglio è possibile presentare domanda di rimborso per le mensilità del servizio di trasporto scolastico comunale (Scuolabus) dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, e per i ticket relativi al servizio mensa scolastica non fruiti a causa della sospensione delle attività didattiche in presenza per emergenza COVID-19. Avevamo protocollato la richiesta di rimborso già marzo con l'obiettivo di aiutare le famiglie in questo periodo di difficoltà. La stessa richiesta ( estesa anche ai rimborso retta asilo nido e rimborso abbonamento parcheggio a pagamento) è stata ripresentata il 9 maggio mentre il 9 giugno abbiamo proposto in consiglio comunale un Ordine del Giorno su questa tematica .

In ragione della grave crisi economica determinata dalla pandemia COVID-19, abbiamo da subito voluto salvaguardare il tessuto economico e le famiglie massafresi. Ritenevamo doveroso intervenire in questa fase con un tempestivo rimborso della mensa scolastica, del trasporto scolastico alle famiglie che attraversano, in molti casi, enormi difficoltà aggravate anche dalla sospensione delle attività didattiche e dalla necessità di sostenere maggiori spese per la cura dei figli.Dispiace solamente che l’amministrazione di Massafra, a differenza di altri Comuni, ci abbia messo 5 mesi per capire l'importanza di rimborsare le famiglie. Chiediamo ora tempi certi per il rimborso e che si possano estendere anche a chi ha pagato e non goduto della retta dell’ asilo nido e dell’abbonamento ai parcheggio a pagamento.

Un altro successo per la buona politica riformista e progressista, in questi mesi abbiamo spinto l'amministrazione ad intervenire su tasse e sanificazione per il bene dei massafresi. Il nostro impegno continua con le proposte sulla TARI.

Ricordiamo che le domande di rimborso del servizio di trasporto scolastico, disponibile sul sito del comune, con allegata fotocopia del documento d'identità del richiedente e le relative ricevute di pagamento, va trasmessa all'indirizzo la pec : ripartizione3@pec.comunedimassafra.it o presentata a mano all'ufficio Protocollo comunale presso la sede municipale di via Livatino, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12. Mentre la domanda di rimborso del servizio di refezione scolastica,disponibile sul sito del comune, con allegata fotocopia del documento d'identità del richiedente, ricevute di pagamento e ticket non fruiti, va consegnata a mano all'ufficio Protocollo comunale, nella sede e negli orari precedentemente indicati».

venerdì 26 giugno 2020

Italia Viva chiede più bus per Chiatona e Verdemare

 



Più bus per collegare Massafra con Chiatona e Verdemare, noi di Italia Viva chiediamo di arricchire l'offerta di trasporto pubblico per il litorale massafrese».

Esordisce così, in una nota, il referente di Italia Viva Massafra Angelo Notaristefano dopo la riattivazione della linea estiva del trasporto pubblico locale (clicca qui per rileggere la notizia).

«La tratta gestita dalla Miccolis che congiunge Massafra con il mare - scrive il renziano Notaristefano - è da sempre gettonatissima e sovraffollata soprattutto dai giovanissimi. L'amministrazione ha confermato l'offerta tipica di 9 corse giornaliere. Ma non ha tenuto conto che in base alle nuove disposizioni previste dal Dpcm 11 giugno, in particolare all'allegato 15, la capienza dei bus è solo del 60%.

L'epidemia non solo ha cambiato le abitudini degli italiani, ma si avvia a modificare profondamente l'uso e l'accesso ai mezzi pubblici. La capienza dei bus per il mare offerta è ridotta rispetto alla consuetudine del passato, mentre la domanda è in crescita. Immaginiamo che ci saranno forti disagi e in molti non saliranno sul bus oppure verrà violata la capienza massima. L’affollamento delle linee mette a rischio sia gli autisti sia i passeggeri. Questo genere di problematiche sono state già riscontrate a Bari e Trani. Per questo chiediamo di ripensare il servizio con più mezzi altrimenti ci saranno problemi.

Abbiamo una domanda forte di mobilità, data dai ragazzi, dagli anziani e dalle famiglie dirette verso Chiatona e/o Verdemare, infatti tutti i sondaggi in questo periodo ci raccontano di come in molti l'estate sceglieranno di farla senza spostarsi dalla propria città. Parliamo di un utenza che utilizza quasi esclusivamente il mezzo pubblico per poter andare verso le località balneari cittadine. A Massafra la gente che non può spostarsi in macchina chiedeva il servizio di TPL già da fine maggio. A questi cittadini bisogna rispondere con un'offerta adeguata. Per questo bisogna fornire e migliorare un servizio essenziale di trasporto pubblico. Bisogna intervenire subito.

Più bus per collegare Massafra con Chiatona e Verdemare, significa decongestionare Massafra, significa valorizzare il litorale, ma soprattutto è un modo per fare una vera politica volta alla vera mobilità sostenibile».

martedì 16 giugno 2020

Notaristefano:«​Sulle tasse poco coraggio da parte dell'amministrazione di Massafra»

 


Italia viva di Massafra parla di "mezza vittoria" in merito alla proroga della scadenza della prima rata Imu 2020 votato in consiglio comunale il 9 giugno (clicca qui per rileggere la notizia). Dal partito renziano arriva una dura critica alla mancanza di coraggio da parte dell'amministrazione .

«Il 16 giugno per i massafresi - scrive Angelo Notaristefano esponente di Italia Viva- è la data ultima per pagare l’acconto dell’Imu, quest'anno con una novità: l’imposta comprende infatti anche il pagamento della Tasi. A causa dell’epidemia di Coronavirus moltissime città italiane hanno deciso di prorogare alcune scadenze per il pagamento dei tributi, in linea con la decisione del governo di slittare in avanti le scadenze per la presentazione del 730. La giunta Quarto per Massafra ha proposto delle proroghe inesistenti.

Italia Viva con il consigliere Ida Cardillo e supportati da esperti contabili, avevamo proposto delle scelte più coraggiose all’Amministrazione per aiutare la maggior parte dei cittadini.
Ma il coraggio è sembrato mancare alla giunta Quarto quando ha presentato delle misure a cui potevano accedere un numero esiguo, vicino allo zero, di cittadini e imprese.
Nel consiglio comunale del 9 giugno ha vinto la sintesi tra opposizione e maggioranza. Sono state raccolte in parte le istanze di ampliare la platea dei beneficiari e all'unanimità è stato votato il provvedimento. Resta comunque una vittoria a metà, chiedevamo un provvedimento solidale per tutti i massafresi.
Con il nuovo testo emendato le categorie che possono beneficiare della proroga sono tutti i cittadini in cassa integrazione e chi ha subito la perdita involontaria del lavoro. Si va così ad includere per lo più quei cittadini che avendo un contratto a tempo determinato non li è stato rinnovato nel periodo di lockdown. Questa categoria, purtroppo più estesa, sostituisce l'erronea dicitura “licenziati” usata dall’amministrazione. Per le imprese, del tipo ditte individuali, persone giuridiche e società di persone (aggiunta) è stato abbassato il livello di riduzione del fatturato complessivo dei corrispettivi relativi al trimestre di Marzo Aprile Maggio 2020 rispetto al stesso periodo del 2019 di almeno il 30%. Si è passati dal -50% ad un valore di diminuzione del fatturato del 30% in linea con le statistiche e con la realtà. Inoltre, per le ditte individuali, persone giuridiche e società di persone che hanno avviato le attività nel 2020 possono agevolarsi della medesima facoltà di differimento. Tutte queste situazioni dovranno essere attestate entro il 30 settembre 2020 pena la decadenza dal beneficio. Per gli immobili di categoria D, anche chi ha diritto alla proroga secondo i criteri sopra citati, dovrà comunque versare la quota dello 0,76% allo Stato come definito dalla Risoluzione n.5 dell’8 giugno del MEF.
L'amministrazione in questi mesi di difficoltà ha solo programmato un differimento della scadenza cioè l’IMU non verrà pagata a giugno ma a settembre. Questo provvedimento non determinerà nessuno squilibrio sul bilancio del comune per questo poteva essere esteso. Ci sono volute due ore di dibattito per ottenere queste proroghe, ma quando si tratta di aumentare le tasse, l'amministrazione Quarto si è dimostrata sempre rapidissima nel tartassare i cittadini e non si è fatta nessuna remora a mettere le mani in tasca ai noi massafresi.
Continuiamo a chiedere scelte coraggiose e di buon senso. Siamo di fronte alla più atroce calamità della storia contemporanea e non si può rimanere indifferenti e immobili, per questo abbiamo già depositato 4 ordini del giorno per continuare ad aiutare i cittadini massafresi ad uscire dalla crisi».

martedì 9 giugno 2020

Notaristefano: «Il 16 giugno la maggior parte dei massafresi dovrà pagare l'Imu»

 

In un momento di crisi economica e sociale, l'amministrazione Quarto prende in giro i cittadini di Massafra».

Così esordisce, in una nota, l'esponente di Italia Viva Angelo Notaristefano.

«Infatti - continua Notaristefano -, il 16 giugno la maggior parte dei massafresi dovrà pagare l'Imu, non ci sarà la proroga raccontata dalla maggioranza.

L’assessore Zanframundo ed il sindaco Quarto hanno promesso una proroga dell'Imu per tutti per poi inserire dei criteri in cui non rientra quasi nessuno (clicca qui per rileggere l'articolo).

Il 9 giugno andrà in scena durante il consiglio comunale la farsa di presentare delle inesistenti misure di sostegno alle famiglie ai lavoratori e alle imprese di Massafra. In realtà il comune non aiuta nessun cittadino massafrese, nessun lavoratore, nessuna famiglia, nessuna impresa.

I criteri assurdi prevedono che possono accedere alla proroga solo i cittadini che sono stati licenziati o che sono in cassa integrazione o le ditte individuali o persone giuridiche con una diminuzione del fatturato del 50% nel trimestre marzo-aprile-maggio.

Questa è una presa in giro per tutti i massafresi. Analizzando i documenti abbiamo scoperto che in Italia, grazie governo di cui Italia Viva è partner, sono stati bloccati i licenziamenti. In particolare, l'articolo 46 del Decreto Legge del 17 marzo 2020, n. 18 (Decreto Cura Italia), come integrato e modificato dall'articolo 80 del Decreto Legge del 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio), dispone il divieto da parte del datore di lavoro di recedere dal contratto per cinque mesi. Per quanto riguarda i cassaintegrati sono delle realtà che vanno sostenute ed aiutate con altre agevolazione. Infatti sono pochissimi i cittadini che possono beneficiare della proroga perché la famiglia tipo possiede una casa. L'Imu sulla prima casa è stata abolita dal governo Renzi nel 2016. Quindi le famiglie che usufruiranno della proroga sono vicine allo zero.

Per quanto riguarda le piccole imprese, in media la riduzione del fatturato è inferiore al 50%. Il settore più colpito è quello turistico, ma il governo per queste attività ha concesso l'esenzione della prima rata dell'Imu. Quindi in sostanza quasi nessuno potrà beneficiare della proroga. Sono queste le motivazioni per cui le misure dell’amministrazione sono inesistenti.

Ancora una volta l'amministrazione Quarto ha preso in giro i massafresi. Ancora una volta si sono dimostrati inadatti a gestire la nostra bella città. Tutti i comuni d’Italia stanno intervenendo a favore dei cittadini tranne quello di Massafra.

Per sopperire ancora una volta ad i loro errori sosteniamo gli emendamenti della consigliera Cardillo per correggere la delibera presentata dalla maggioranza. Ma non solo, proporremo diverse mozioni per delle vere misure di sostegno alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese, che avevamo già presentato all'amministrazione il 9 maggio.

E’ il tempo di dire basta a questi furbetti della finanza pubblica».

mercoledì 13 maggio 2020

Cardillo e Notaristefano: «Ecco le nostre proposte per la "Fase 2" del Comune di Massafra»

 


Massafra è pronta a ripartire. Sì, ma in quale direzione? Noi di Italia Viva, insieme al consigliere Ida Cardillo, offriamo una “bussola” all’amministrazione di Massafra».

Così esordisce in una nota Angelo Notaristefano per Italia Viva di Massafra.

«L’obbiettivo - continuano nella nota Cardillo e Notaristefano - è cancellare le tasse per chi ha sofferto la grave crisi dovuta alla pandemia, in modo da consentire a tutti di tornare in attivo al più presto.

Abbiamo elaborato un documento, nove cose da fare subito per la ripartenza di Massafra post Covid-19. Altri comuni sono già intervenuti, ad esempio il comune di Taranto ha stanziato 7,8 milioni di euro per la ripartenza, oppure il comune di Noìcattaro (26mila abitanti) che ne ha stanziati 400 mila euro per famiglie imprese, solo per citarne alcuni.

Il consiglio comunale e le varie dichiarazioni degli assessori di questi giorni, hanno certificato che ancora non c’è nessuna strategia per la ripresa e rilancio sociale ed economico di Massafra. La Fase 1 è alle spalle e i massafresi come tutti gli italiani hanno mostrato disciplina e solidarietà. Ora servono misure a sostegno dei lavoratori, delle imprese e delle famiglie.

Con il consigliere Ida Cardillo presentiamo le seguenti proposte per la città e per le attività commerciali e produttive:

  • cancellazione della TARI per aziende, società sportive, imprese, partite IVA e liberi professionisti per l'intero periodo di lockdown per i servizi non utilizzati. Ad eccezione di chi era autorizzato a lavorare in base ai DPCM e non in smartworking;
  • cancellazione del canone di occupazione del suolo ed aree pubbliche ,TOSAP, per i restanti mesi del 2020 (da maggio a dicembre), per consentire di ampliare gratuitamente (anche in prossimità se non dovesse essere possibile in adiacenza) gli spazi adibiti all'attività, per rispettare le precauzioni di distanziamento sociale senza però compromettere la redditività di ogni singolo esercizio;
  • riapertura del mercato settimanale secondo le norme sulla tutela della salute con azione di controllo da parte della Polizia Locale. Consentire agli agricoltori di poter vendere i propri prodotti nel mercato o in un'altra area attrezzata (iniziativa a costo 0);
  • costituzione di un Fondo Comunale per affitti di locali commerciali, locali adibiti a palestre/società sportive e studi professionali.

Per le famiglie invece chiediamo:

  • costituzione Fondo per cancellazione-riduzione delle tasse comunali alle fasce deboli;
  • rinvio per tutti del pagamento della Tari e IMU al 31/12/2020 come fatto per la TOSAP;
  • assistenza alle famiglie con servizi sociali per la Prima infanzia, Adolescenti e diversamente abili, apertura aree verdi all'interno delle scuole;
  • rimborso retta mensa scolastica, rimborso trasporto scolastico con gli “scuolabus”, rimborso retta asilo nido e rimborso abbonamento parcheggio a pagamento versati dai cittadini e non goduti a causa del lockdown;
  • pubblicazione periodica del "Bilancio di Solidarietà” con entrate da donazioni e versamenti statali e regionale e relativa distribuzione chiara e trasparente (iniziativa a costo 0).

Le risorse a cui si può attingere per queste proposte possono essere trovate nei fondi comunali, nelle donazioni e con la possibilità di eseguire delle variazioni di bilancio, che permettano di utilizzare i risparmi derivanti dalle risorse stanziate per le manifestazioni o attività che verranno rinviate oppure dai risparmi anche del minor conferimento dei rifiuti. Su molti di questi punti interverrà anche il governo, di cui Italia Viva è partner, per l’immediato, il comune dovrebbe solo anticipare l’intervento statale.

In queste che sono ancora ore difficili crediamo che non ci sia spazio per la “piccola politica” ma che dovrebbe essere il momento di una “grande politica” che riflette, azzarda vie nuove, scommette su un futuro diverso. Il cambiamento non è uno slogan elettorale, è una necessità».

domenica 10 maggio 2020

Cardillo e Notaristefano: «Massafra è vittima dell’abbandono incontrollato di rifiuti»

 


Sull'abbandono dei rifiuti che in questi giorni imperversa a Massafra la consigliera d'opposizione Ida Cardillo e Angelo Notaristefano per Italia Viva incalzano l'Ente comunale: «Ancora una volta Massafra è vittima dell’abbandono incontrollato di rifiuti, chiediamo dei provvedimenti urgenti. Le responsabilità ricadono sulla negligenza dell’assessorato all’Ambiente.

Il 24 aprile 2020, l’assessore Tonia Di Gregorio, ha comunicato che la raccolta degli indumenti usati veniva sospesa. Il tutto senza informare capillarmente i cittadini e senza trovare un modo alternativo per smaltire gli abiti usati. Non tenendo conto che ogni mese a Massafra si smaltiscono in media 8.193 kg (oltre 8 tonnellate) di abiti usati per un totale annuo di 98.310 kg. In pochi giorni è esplosa una nuova emergenza rifiuti nel territorio Comunale, causata dall'abbandono incontrollato ed improprio degli stessi lungo le vie cittadine e nelle aree periferiche. In pochi giorni, i luoghi dove sono presenti i cassonetti per la raccolta dei vestiti si sono trasformati in discariche.

Si evince lo stato di degrado ed incuria dei siti da noi verificati e che contestualmente, rappresentano un grave rischio per la salute pubblica. Preso atto che tale situazione non è assolutamente accettabile, chiediamo all'Autorità Competente di:

  1. Provvedere con apposita Ordinanza a carattere d'urgenza la bonifica immediata dei siti dove sono presenti i cassonetti per la raccolta dei vestiti e altre aree interessate dalla medesima situazione;
  2. Segnalare sui cassonetti per la raccolta dei vestiti usati che questa non è più svolta;
  3. Invitare la Società preposta al servizio di raccolta a prendere atto della problematica e nel caso, emettere nei confronti dello stesso gli eventuali provvedimenti necessari;
  4. Aumentare la vigilanza nelle aree sottoposte a tale scempio;
  5. Rivedere tutto il sistema di gestione della raccolta differenziata adottata nel territorio, garantendo misure atte a favorire una maggiore efficienza e qualità del servizio al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e il territorio.

Ma non sono solo queste le discariche abusive che inquinano Massafra, persistono sul territorio comunale aree, vie cittadine e zone periferiche trasformati in discariche e che rappresentano un grave rischio per la salute pubblica. Anche su queste chiediamo di intervenire subito, prima che sia troppo tardi».

sabato 2 maggio 2020

IV Massafra: "emergenza Covid-19" grande assente nel consiglio comunale

 


Per noi è necessario che si discuta all'interno della massima assise comunale dell'emergenza sanitaria e della crisi economica a Massafra legata al COVID-19.».

Inizia così la nota di Angelo Notaristefano di Italia Viva a qualche giorno dal prossimo consiglio comunale. L'esponente renziano giudica negativamente l'assenza dal dibattito di un punto relativo alle soluzioni da mettere in campo per superare l'emergenza sociale ed economica legata alla pandemia dovuta Covid-19 .

«Il 5 maggio dopo oltre 70 giorni - scrive Notaristefano- torna finalmente a riunirsi il consiglio comunale di Massafra. Per noi è necessario che si discuta all'interno della massima assise comunale dell'emergenza sanitaria e della crisi economica a Massafra legata al COVID-19. Siamo delusi che gli ordini del giorno siano solo ratifiche di variazioni e debiti fuori bilancio e non ci sia un punto dedicato su cosa fare per una ripartenza sociale ed economica della città.

Spetta alla politica garantire le condizioni necessarie affinché Massafra riparta, le saracinesche riaprano e si torni ad una “nuova normalità”. Spetta alla politica locale trovare delle ricette , elaborare il piano complessivo per far riprendere la città ormai ferma da troppo tempo. La ricetta, qualunque essa sia, deve analizzare, prevedere, monitorare, correggere sulla base di dati e non di aspettative, come si è fatto in maniera grossolana durante l'emergenza sanitaria. Il compito del consiglio comunale è trovare soluzioni e dare risposte ai cittadini .

I Comuni giocano un ruolo fondamentale nel programmare, monitorare, informare, rassicurare e devono evitare il più possibile che a pagare la crisi dovuta al Covid-19 siano le fasce più deboli.
Chiediamo di conoscere quali interventi sono stati programmati o si intende programmare, a tutela della salute dei cittadini, che rispondano all'esigenza della fase 2, delle norme igieniche, di sanificazione dei luoghi e degli ambienti pubblici e delle disposizioni di distanziamento sociale.
Chiediamo tutele per i dipendenti comunali e come l'amministrazione intende gestire la riapertura al pubblico degli uffici comunali.
Chiediamo quali provvedimenti concreti si intendono adottare per andare incontro a tutte le attività commerciali artigianali e/o professionali. Chiediamo la riduzione e la sospensione delle tasse e rimborsi per tutti i cittadini.
Ci aspettiamo risposte efficaci su questi temi e proporremo le nostre soluzioni, perché, se nulla potrà essere come prima che sia meglio di prima.»

venerdì 3 aprile 2020

Italia Viva: «Fondi alle scuole massafresi per la didattica a distanza»

 

In queste settimane così difficili, vogliamo esprimere la nostra soddisfazione per una buona notizia. Il governo di Italia Viva, Pd e M5S, ha stanziato per le scuole di Massafra 56.304,74 euro per potenziare la didattica a distanza».

Esordisce così la nota della sezione di Massafra di Italia Viva: «Fondi quanto mai necessari in un momento in cui inizia ad apparire chiaro che le scuole, chiuse già dal 5 marzo, potrebbero non riaprire nel mese di aprile e forse l’anno scolastico si concluderà senza che gli studenti tornino nelle loro aule.

Alle scuole di Massafra , i comprensivi "De Amicis-Manzoni", "G. Pascoli e "San G. Bosco" e i licei "D. De Ruggieri" e "C. Mondelli", andranno 6.632,31 euro di risorse per piattaforme e strumenti digitali, 46.356,28 euro di risorse per dispositivi digitali e connettività di rete e 3.316,15 euro di risorse per formazione del personale scolastico.

Lo stanziamento più importante di oltre 46mila euro, sarà utilizzabile per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso gratuito, dispositivi digitali per la fruizione della didattica a distanza come pc o tablet.

Il decreto “Cura Italia” ha messo a disposizione 85 milioni di euro da distribuire alle scuole italiane per potenziare la didattica on-line. Gli istituti pugliesi di ogni ordine e grado che beneficeranno di questi finanziamenti sono 647: si divideranno un plafond di circa 6,7 milioni di euro.

Per Massafra - concludono i renziani - a questi fondi si aggiungono gli oltre 270mila euro per l'emissione di buoni spesa, per combattere la povertà e fronteggiare l’emergenza alimentare causata dall'epidemia da Coronavirus. L’attenzione dimostrata dal governo è un segnale importante che ci fa guardare al futuro con un pizzico di ottimismo in più».

lunedì 30 marzo 2020

Cardillo e Notaristefano: «​​Oltre 270mila euro dal governo per Massafra»

 



l consigliere comunale di Massafra Ida Cardillo e l'esponente cittadino di Italia Viva Angelo Notaristefano, con una nota, hanno esposto le loro proposte di sostegno ai nuclei famigliari di Massafra per combattere gli effetti del Coronavirus.

«A Massafra, grazie al governo di Italia Viva, M5S e PD, verranno destinati 270.289,71 euro vincolati all'emissione di buoni spesa, - scrivono Cardillo e Notaristefano - da poter spendere negli esercizi commerciali, così da sostenere materialmente chi ha difficoltà a fare la spesa. L’ordinanza non fissa al momento il valore del buono; questo permette ai comuni di agire con più flessibilità modulando le risorse disponibili.

Inoltre il Comune di Massafra dispone di 20mila euro della donazione Albanese destinati per rimpinguare il fondo necessario all’erogazione dei buoni spesa.

Per questo abbiamo chiesto all'amministrazione che i fondi statali e comunali siano sommati, per cui Massafra disponga per i buoni spesa 290.289,71 euro. L'obiettivo è allargare la platea dei beneficiari. Bisogna agire per aiutare sempre più persone e superare l'emergenza.

Per fare questo bisogna semplificare e snellire al massimo la burocrazia della procedura, evitare gli attuali passaggi inutili e ridondanti.

Nella stessa ottica abbiamo chiesto l'attivazione di un fondo per destinare dei buoni spese per l'acquisto di tablet e pc per gli studenti della nostra città che non hanno mezzi tecnologici per poter continuare l’anno scolastico con la formazione online. Non solo, il comune dovrebbe provvedere all'acquista di mascherine e dpi per tutti i massafresi.

I fondi per queste opere deriverebbero dagli oltre 80mila euro derivanti da donazioni di cittadini e imprese, versate dal conto corrente bancario attivato dai Comune. Massafra dispone di oltre 370mila euro per l'emergenza Covid-19, vorremmo che tutti questi fondi fossero destinati da subito a fermare il disagio sociale. Il comune deve aiutare con trasparenza assoluta chi ha bisogno in questo delicatissimo momento. Il Comune si attivi subito per individuare le famiglie a cui riservare il buono spesa con i meccanismi utili all’erogazione.

Quelli proposti sono provvedimento necessario, - concludono Cardillo e Notaristefano - per superare la crisi e farcela insieme. Parola d’ordine: non lasciare indietro nessuno»

mercoledì 25 marzo 2020

Cardillo e Notaristefano: «Sulla sanificazione di Massafra ha vinto il buon senso»

 

Il consigliere comunale di Massafra Ida Cardillo e l'esponente di Italia Viva Angelo Notaristefano, con una nota, comunicano gli aggiornamenti sulla loro proposta sulle misure di sanificazione e tassazione presentata all'amministrazione comunale di Massafra per combattere gli effetti del Coronavirus sui cittadini.

«Qualche giorno fa avevamo posto dei temi all'amministrazione comunale per combattere gli effetti del Coronavirus a Massafra. - scrivono Cardillo e Notaristefano - e ha vinto il buon senso è sono state realizzate le proposte per Massafra a firma congiunta del consigliere Ida Cardillo e di Italia Viva.

Ben tre dei nostri quattro provvedimenti a sostegno e tutela della collettività sono stati realizzati provvedimenti necessari, per superare la crisi e farcela insieme.

Un tema era la sanificazione di Massafra. Ora finalmente è diventata realtà, e per il bene della nostra comunità sono stati vinti anche dei malumori nella maggioranza.

Ora si deve procedere ad una calendarizzazione precisa e puntuale degli interventi e che venga coinvolta tutta la città, senza escludere le frazioni, le zone industriali e i quartieri lontani dal centro. Inoltre si chiede che si utilizzino non solo prodotti a base di ipoclorito di sodio componente principale della candeggina. Questa è una sostanza inquinante per l’ambiente e può contaminare le acque e può dare origine a formazione di sottoprodotti estremamente pericolosi quali clorammine e trialometani e altre sostanze cancerogene volatili. Di conseguenza tale “sanificazione” non solo risulterebbe poco efficace, ma anche dannosa. Per questo si chiede di sapere che prodotti si stanno usando per le operazioni. Si chiede di utilizzare detergenti/saponi convenzionali, con minor impatto ambientale. Questi prodotti sono stati consigliati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in un parere fornito il 18 Marzo, sulle indicazioni generali in merito alla disinfezione degli ambienti esterni e l’utilizzo di disinfettanti. Tutte queste richieste sono state formalizzate in un a nuova nota protocollata ed inviata all'amministrazione.

Anche la tassazione comunale è stata rimodulata , grazie all'intervento del Governo del Pd, M5S e di Italia Viva. Infatti ai sensi degli artt. 67 e 83 del Decreto Legge n.18 cd “Cura Italia”, entrato in vigore il 17 Marzo sono sospesi i pagamenti di tutti i tributi locali sia a seguito di attività ordinaria che di verifica e controllo (svolta anche anteriormente all'entrata in vigore del D.L), la cui scadenza è compresa tra l’8 Marzo ed il 31 Maggio 2020 . Sono altresì sospesi, sempre a partire dalla data di entrata in vigore del “Cura Italia”, le emissioni di avvisi relativi ad attività di verifica e controllo per omessa/infedele denuncia e omesso/parziale pagamento relativi a tutti i tributi locali, nonché i termini per la definizione delle istanze (ad es. autotutela, accertamento con adesione) e per la notifica del ricorso in primo grado dinanzi alle Commissioni tributarie, conseguenti alla notifica di avvisi di accertamento.

Rimane inspiegabile perchè non si attua la sospensione dei parcheggi a pagamento come è avvenuto a Roma, a Torino, a Taranto, a Bari, a Brindisi, a Lecce e in tante altre città italiane. dove le amministrazioni da subito sono venute incontro alle esigenze dei cittadini. Valutando anche la posizione di chi ha sottoscritto un abbonamento.

Speriamo che l'amministrazione possa intervenire e faccia prevalere il buonsenso. Siamo davvero contenti che l'amministrazione si sia svegliata e abbia accettato i nostri consigli.

Lo sappiamo sono ore difficili, tutto il mondo è davanti alla sfida del Coronavirus, e non sarà facile uscirne. Serve molta lucidità. Invito coloro che hanno responsabilità a decidere senza rincorrere gli umori ma seguendo il buon senso. Gli italiani e i massafresi stanno dimostrando una forza d’animo incredibile. Ma gli errori commessi, a tutti i livelli, devono aiutarci a fare meglio. Adesso va fermata la diffusione del contagio, per evitare il collasso delle terapie intensive. A noi tutti è chiesto lo sforzo di stare a casa e di far comprendere ai nostri, amici e parenti, quanto sia importante continuare a non uscire.
Un ringraziamento doveroso va a tutti coloro che non possono stare a casa, perché il loro lavoro è essenziale per tutti, e si espongono tutti i giorni per garantire a tutti i servizi.

Il nostro pensiero va alle forze dell'ordine, agli autisti del tpl, agli operatori dei servizi ecc.

In questo scenario, - concludono Cardillo e Notaristefano lasciateci dire un grazie gigantesco a chi lavora in corsia o sui mezzi di soccorso. I nostri medici, i nostri infermieri, i nostri volontari, i nostri farmacisti sono meravigliosi».

sabato 14 marzo 2020

«Rinviamo le tasse ai massafresi»: le proposte di Cardillo e Notaristefano

 



Il consigliere comunale di Massafra Ida Cardillo e l'esponente di Italia Viva Angelo Notaristefano hanno presentato al sindaco, all'assessore al bilancio e a tutti capigruppo consiliari delle proposte per combattere gli effetti del Coronavirus a Massafra.

«In considerazione del momento di difficoltà vissuto dai nostri cittadini a causa dell'epidemia di CoronaVirus - scrivono Cardillo e Notaristefano -, che ha imposto ristrettezze e cambiamenti radicali di stili di vita e lavoro, chiediamo ai soggetti in indirizzo e all'organo esecutivo comunale di Massafra, di adottare tempestivamente provvedimenti a sostegno e tutela della collettività.

L’emergenza investe tutti:le famiglie, i lavoratori e la filiera produttiva ed economica.

Quattro i punti: rideterminare i termini di scadenza inerenti ai tributi comunali TARI, TOSAP e altri tributi minori per il 2020 per famiglie e attività economiche; rimandare a data da destinarsi l’invio degli avvisi di accertamento tributisospendere fino al 3 aprile il servizio di sosta a pagamento a Massafra e di procedere al più presto alla sanificazione delle strade, parchi e marciapiedi.

Bisognerebbe inoltre evitere di creare ulteriori ansie ai cittadini e ai commercianti che vedono recapitarsi a casa una cartella esattoriale da pagare e faremo prevenzione sanitaria.In linea con quanto già sta facendo il Governo per le imposte nazionali.Quello che chiediamo al Comune di Massafra è un provvedimento necessario, per superare la crisi e farcela insieme».

sabato 7 marzo 2020

Notaristefano: «Il sindaco di Massafra ha tradito il territorio»

 



Fa discutere la partecipazione del sindaco di Massafra Fabrizio Quarto all'incontro a Roma sull'area di Taranto (clicca qui per rileggere l'articolo).

Parole dure arrivano in una nota dall'esponente di Italia Viva Angelo Notaristefano che accusa il primo cittadino di incoerenza per aver tradito gli altri sindaci ionici che unitariamente avevano deciso di disertare l'incontro.

«Un'altra brutta figura per Massafra - esordisce nella nota Notaristefano - protagonista ancora una volta in negativo il sindaco Fabrizio Quarto.

Il 5 marzo si è tenuto a Roma il "Tavolo Istituzionale Permanente per l’Area di Taranto" e il 3 marzo i sindaci di Taranto, Statte, Crispiano, Monteiasi e Massafra, insieme al Presidente della Provincia di Taranto Gugliotti e Presidente della Camera di Commercio di Taranto Sportelli, avevano sottoscritto un documento in cui affermavano che non si sarebbero presentati al tavolo romano. Un gesto volto a sottolineare il disagio ed il dissenso dell’intera comunità da essi rappresentata per non aver condiviso con i rappresentanti del territorio il contenuto dell'accordo sottoscritto innanzi al tribunale di Milano tra l'amministrazione straordinaria Ilva Spa e Arcelor Mittal.

L'accordo messo a punto è un passo indietro rispetto al Dpcm precedente: poca chiarezza e trasparenza sugli impegni ambientali e occupazionali. Manca Taranto.

Tradendo il patto con gli altri sindaci e i cittadini massafresi e della provincia ionica, Quarto è andato a Roma. Un atteggiamento irresponsabile e trasformista, che non aiuta il territorio tarantino. Da vero politico di carriera il sindaco ha finto di essere solidale con i suoi colleghi per poi cinicamente occupare una poltrona romana.

Davvero un brutto gesto quello di avere tradito gli altri sindaci, i cittadini di Massafra e della provincia ionica.

D'altronde Quarto in questi anni ha sempre dimostrato incoerenza basta vedere tutte le promesse elettorali puntualmente disattese e i vari proclami di non aumentare le tasse che invece sono aumentate sistematicamente ogni anno.

Questo signore - infine conclude l'esponente renziano - ha cambiato idea su tutto, l'unica cosa che non cambia è Massafra».

venerdì 28 febbraio 2020

Vandali ancora in azione a Massafra, la protesta di Italia Viva

 


Qualche giorno fa, la scalinata di via Lopizzo a Massafra è stata imbrattata e deturpata con graffiti e scritte. Non un gesto isolato: non è la prima volta, infatti, che la scalinata che conduce al castello medievale viene vandalizzata

A denunciare il raid vandalico, Italia Viva di Massafra, che condanna fermamente il gesto e punta anche il dito contro l'amministrazione Quarto, perché "incapace di controllare il territorio".

«È aberrante scrivere sempre di quanto la nostra Massafra sia trascurata -, si legge nella nota di Italia Viva -. Risulta quasi difficile trovare parole nuove per segnalare lo stato di degrado dei nostri beni. In particolare questa volta, come tante altre (purtroppo) ci riferiamo allo stato di abbandono del Castello di Massafra.

Nel 2018 avevamo denunciato altri atti vandalici: la base della torre ottagonale e i parapetti della scalinata, imbrattati con delle scritte.

Il problema - afferma Italia Viva - non sono le scritte, ma la situazione di incuria e degrado che c'è in quel punto come in tanti punti del centro storico.

L’incompiuta scalinata di via Lo pizzo, che costeggia il castello, è sostanzialmente terra di nessuno. Sono diverse le lamentele e le segnalazioni dei cittadini e dei residenti che chiedono maggiori controlli nella zona.

Per il castello non ci sono piani per la sua salvaguardia e valorizzazione, se non interventi per portarci nuovamente un bar.

Chiediamo all'amministrazione (visto che non c’è un assessore alla Cultura) di far ripulire gli sfregi. Abbiamo perciò formalizzato una richiesta destinata all'ente comunale e alla soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio delle province di Brindisi, Lecce e Taranto.

Resta l’amarezza e lo sdegno - concludono i renziani massafresi - di avere a che fare ancora una volta con un’amministrazione che mette “poco impegno” per salvaguardare i nostri simboli e la nostra cultura»

lunedì 3 febbraio 2020

Renzi ha deciso: nominati i coordinatori ionici di Italia Viva

 



Maria Vittoria Colapietro e Vincenzo Angelini sono i nuovi coordinatori ionici di Italia Viva.

La nomina è avvenuta al termine della prima assemblea nazionale che si è svolta l'1 e il 2 febbraio a Cinecittà Studios di Roma.

Maria Vittoria Colapietro è nata a Taranto. Sociologa con master in bioetica, esperta dei processi formativi. Docente, progettista e tutor corsi professionali oss, immigrati e garanzia giovani. Ideatrice, organizzatrice e presidente del premio Nilde Iotti a Taranto. Ex dirigente Pd della segreteria cittadina. Già presidente provinciale del forum della associazioni familiari. Attualmente vicepresidente massa critica, segretaria della confederazione regionale consultori familiari e componente consultivo direttivo consultorio familiare Gemelli di Taranto

Vincenzo Angelini è invece di Martina Franca. Laureato in Giurisprudenza e specializzato in Diritto dell’Unione Europea nell'università Sorbonne di Parigi. Esercita la professione di avvocato. Ha ricoperto incarichi politici a livello cittadino, provinciale e nazionale.

sabato 18 gennaio 2020

Meno ore nella biblioteca di Massafra, Notaristefano: «​Disagi per gli studenti»

 


In biblioteca, si sa, bisogna rispettare il silenzio, questo però non vale per la biblioteca di Massafra dove bisogna fare rumore. Bisogna intervenire per contrastare la riduzione dei servizi e degli orari di apertura della "Paolo Catucci"».

Così esordisce, in una nota, Angelo Notaristefano di "Italia Viva Massafra" in merito ai nuovi orari di apertura al pubblico per il 2020.

«Con una scarna nota - scrive Notaristefano - è stato comunicato che dal 7 gennaio è in vigore la drastica riduzione dell’orario di apertura di quella che è una delle istituzioni culturali più importanti della nostra città. L’orario di apertura ha così subito un taglio – è confermata l'apertura mattutina ma resteranno solo il martedì e il giovedì come aperture pomeridiana - con una riduzione del 20% dell’orario di fruizione della biblioteca sita nel castello.

Il tutto comporta forti disagi agli studenti di tutte le età e agli amanti della lettura che assiduamente frequentano la struttura.

Non corrisponde a verità il fatto che i problemi della biblioteca siano determinati dai pensionamenti, che peraltro sono individuabili con mesi\anni di anticipo, tempi decisamente lunghi che permetterebbero all'amministrazione di sostituire il personale mancante con un adeguato piano occupazionale. La volontà politica della giunta è un'altra. E questo è dimostrato dal fatto che degli attuali 6 dipendenti, in 4 andranno in pensione entro il 2020. Una situazione insostenibile che non permette di gestire le aperture della biblioteca e molte attività ad essa connesse. Situazione che mette a serio rischio il futuro della biblioteca "Catucci".

Chiediamo all’amministrazione di studiare delle soluzioni per risolvere la problematica e ripristinare ma anche potenziare il servizio. Vanno compensate le uscite del personale con particolare attenzione alla formazione e al ricambio generazionale. Inoltre chiediamo di avere maggiori dettagli sulla situazione della biblioteca visto che sono diversi anni che non si investe neanche per l’acquisto di nuovi libri e pubblicazioni. L’unica eccezione rimane l’aver portato il wi-fI in biblioteca, una battaglia condotta e vinta degli allora GD e degli studenti.

Da sempre - conclude Notaristefano - crediamo nell'importanza di questo luogo, che non serve solo a prestare libri, ma che è un polo culturale e un luogo d'affezione per i cittadini, per questo va tutelato e rilanciato».

sabato 4 gennaio 2020

Italia Viva: «​​Stop all'isola pedonale e alla calata della Befana, un pessimo inizio per Massafra»

 


Isola pedonale nel centro storico revocata, la calata della Befana annullata. Davvero un inizio del 2020 pessimo per Massafra. I primi atti del nuovo decennio dell'amministrazione Quarto sono, ancora una volta, la prova di incompetenza e incapacità nel gestire la cosa pubblica».

Così esordiscono, in una nota, Angelo Notaristefano e Vito Miccolis di Italia Viva Massafra in merito alle ultime notizie di attualità per poi proseguire con gli auguri per il 2020 del nuovo partito riformista alla cittadinanza.

«A pochi giorni dalla retorica - continua la nota - della pomposa e autocelebrativa conferenza di fine anno, la verità viene alla luce. Dopo quasi quattro anni di amministrazione, Quarto è assente politicamente e fisicamente nei confronti dei massafresi. E' davvero il tempo di una nuova visione, di una nuova narrazione per Massafra. Il 2020 non può essere l’ennesimo anno delle promesse disattese, il 2020 non deve essere l’anno dei rimpianti, il 2020 non deve essere l’anno della crescita zero della nostra Città. Massafra ha bisogno davvero di cambiare. Bisogna puntare sul lavoro, puntare sulle infrastrutture e sulla salvaguardia del territorio.

Abbiamo oggi più che mai bisogno di aprire anche a Massafra una nuova stagione politica, caratterizzata da un rinnovato entusiasmo e da una maggiore partecipazione al governo della cosa pubblica e alla gestione del bene comune. L’obiettivo principale è quello di far crescere la società proponendo le soluzioni più efficaci alle criticità esistenti o ai potenziali inespressi, per generare benessere collettivo e di lungo periodo.
Massafra e i massafresi chiedono di poter essere messi nelle condizioni migliori per esprimere tutta la propria bravura e potenzialità.

Noi di Italia Viva vogliamo cambiare in meglio Massafra - concludono gli esponenti renziani -: magari dandole un’amministrazione capace che le restituisca dignità e visione per pensare in grande.

Buon 2020 Massafra, con l’augurio che si avvii il decennio della crescita di una comunità che torni a progettare e realizzare un mondo sostenibile e resiliente. Noi di Italia Viva ci impegneremo con tutte le nostre energie».

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