l consigliere comunale di Massafra Ida Cardillo e l'esponente cittadino di Italia Viva Angelo Notaristefano, con una nota, hanno esposto le loro proposte di sostegno ai nuclei famigliari di Massafra per combattere gli effetti del Coronavirus.
«A Massafra, grazie al governo di Italia Viva, M5S e PD, verranno destinati 270.289,71 euro vincolati all'emissione di buoni spesa, - scrivono Cardillo e Notaristefano - da poter spendere negli esercizi commerciali, così da sostenere materialmente chi ha difficoltà a fare la spesa. L’ordinanza non fissa al momento il valore del buono; questo permette ai comuni di agire con più flessibilità modulando le risorse disponibili.
Inoltre il Comune di Massafra dispone di 20mila euro della donazione Albanese destinati per rimpinguare il fondo necessario all’erogazione dei buoni spesa.
Per questo abbiamo chiesto all'amministrazione che i fondi statali e comunali siano sommati, per cui Massafra disponga per i buoni spesa 290.289,71 euro. L'obiettivo è allargare la platea dei beneficiari. Bisogna agire per aiutare sempre più persone e superare l'emergenza.
Per fare questo bisogna semplificare e snellire al massimo la burocrazia della procedura, evitare gli attuali passaggi inutili e ridondanti.
Nella stessa ottica abbiamo chiesto l'attivazione di un fondo per destinare dei buoni spese per l'acquisto di tablet e pc per gli studenti della nostra città che non hanno mezzi tecnologici per poter continuare l’anno scolastico con la formazione online. Non solo, il comune dovrebbe provvedere all'acquista di mascherine e dpi per tutti i massafresi.
I fondi per queste opere deriverebbero dagli oltre 80mila euro derivanti da donazioni di cittadini e imprese, versate dal conto corrente bancario attivato dai Comune. Massafra dispone di oltre 370mila euro per l'emergenza Covid-19, vorremmo che tutti questi fondi fossero destinati da subito a fermare il disagio sociale. Il comune deve aiutare con trasparenza assoluta chi ha bisogno in questo delicatissimo momento. Il Comune si attivi subito per individuare le famiglie a cui riservare il buono spesa con i meccanismi utili all’erogazione.
Quelli proposti sono provvedimento necessario, - concludono Cardillo e Notaristefano - per superare la crisi e farcela insieme. Parola d’ordine: non lasciare indietro nessuno»
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