Il Contratto istituzionale di sviluppo di Taranto merito del Governo Conte? Italia Viva della Provincia di Taranto vuol rammentare al senatore grillino Mario Turco che lui si trova a gestire un eredità sulla realtà del Contratto di Sviluppo per Taranto.
Il CIS per Taranto era stato istituito nel 2015 dal Governo a guida di Matteo Renzi, con una dotazione di 860 milioni di euro portata poi dal Governo Gentiloni a oltre 1 miliardo, realizzando e avviando nel biennio 2016-17 lavori per 500 milioni.
Le priorità del CIS sono il recupero della Città vecchia di Taranto , il rilancio del porto, le infrastrutture, il risanamento ambientale, la riqualificazione urbana, la valorizzazione dell’Arsenale militare.
Solo sul porto di Taranto sono state investire risorse pari a 20 volte in più di quanto investito nel decennio 2001-2010.
Lo strumento era stato poi inspiegabilmente accantonato dal governo Conte I col risultato di una pesante frenata nell’attuazione degli interventi.
Sul finire del 2020 con la nomina del Sen. Turco da parte di Conte come coordinatore del Cis di Taranto, si è ripreso a lavorarci su.
Ma se fino al 2017 erano stati spesi 260 milioni e erano stati avviati lavori per altri 460 milioni , negli ultimi due anni di milioni ne sono stati spesi appena 50.
Come Italia Viva chiediamo l’attuazione concreta del Contratto Istituzionale di Sviluppo che contiene le soluzione per il risanamento e lo sviluppo su cui costruire il futuro di Taranto.
Il CIS per Taranto era stato istituito nel 2015 dal Governo a guida di Matteo Renzi, con una dotazione di 860 milioni di euro portata poi dal Governo Gentiloni a oltre 1 miliardo, realizzando e avviando nel biennio 2016-17 lavori per 500 milioni.
Le priorità del CIS sono il recupero della Città vecchia di Taranto , il rilancio del porto, le infrastrutture, il risanamento ambientale, la riqualificazione urbana, la valorizzazione dell’Arsenale militare.
Solo sul porto di Taranto sono state investire risorse pari a 20 volte in più di quanto investito nel decennio 2001-2010.
Lo strumento era stato poi inspiegabilmente accantonato dal governo Conte I col risultato di una pesante frenata nell’attuazione degli interventi.
Sul finire del 2020 con la nomina del Sen. Turco da parte di Conte come coordinatore del Cis di Taranto, si è ripreso a lavorarci su.
Ma se fino al 2017 erano stati spesi 260 milioni e erano stati avviati lavori per altri 460 milioni , negli ultimi due anni di milioni ne sono stati spesi appena 50.
Come Italia Viva chiediamo l’attuazione concreta del Contratto Istituzionale di Sviluppo che contiene le soluzione per il risanamento e lo sviluppo su cui costruire il futuro di Taranto.
Italia Viva della Provincia di Taranto
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