domenica 27 febbraio 2022

Italia Viva: "E’ urgente mettere in sicurezza via Muro"

E’ urgente mettere in sicurezza via Muro. Sono passati quasi 3 mesi da quando  parte del muro-parapetto di Via Muro è stato sfondato da un automobile. Da allora  l’amministrazione comuna di Massafra , non ha fatto nulla per riparare il muro  e non ha messo  in sicurezza la zona .

Era l’11 dicembre, quando causa pioggia , un veicolo sfondava il muro nella parte terminale di via Muro nelle vicinanze dell’incrocio con via dei Frantoi. 

L’impatto ha provocato, la distruzione di parte del muro-parapetto,  la caduta dei tufi e ha reso pericolante tutto il resto della struttura. In questi mesi non è stata messa neanche una transenna per delimitare la zona,

Il luogo  dell’impatto, visto lo stato di abbandono, si è  trasformato in una discarca a cielo aperto. 

Una conseguenza della cosiddetta teoria delle “finestre rotte” tipica  delle periferie più degradate.           Non è la prima volta che siamo costretti a denunciare la precaria situazione di via Muro e i problemi di sicurezza nel Centro Storico.

Nonostante questa emergenza passano le settimane, i mesi gli anni e l’unica cosa che un cittadino può fare è rassegnarsi e convivere con il problema

Il totale disinteresse dell’amministrazione Quarto ben si lega con la situazione di degrado che vive il centro storico. Solo qualche giorno fa è stato arrestato  un cittadino marocchino senza permesso di soggiorno che  si era introdotto in una casa sempre nei pressi di via Muro. 

Noi di Italia Viva ci facciamo portavoce della situazione di degrado ormai insostenibile .

Chiediamo all’Amministrazione che la zona venga delimitata e messa in sicurezza ; che venga pulita e bonificata l’area dell’impatto e che si  proceda alla ricostruzione del muro-parapetto.

Chiediamo risposte rapide ed efficaci, di non sottovalutare tutti i segnali di uno sbando pericoloso per il bene della comunità e della città.

ITALIA VIVA :"I FONDI CIS DI TARANTO SONO STATI STANZIATI DAL GOVERNO RENZI"

 














Il Contratto istituzionale di sviluppo di Taranto merito del Governo Conte? Italia Viva della Provincia di Taranto vuol rammentare al senatore grillino Mario Turco che lui si trova a gestire un eredità sulla realtà del Contratto di Sviluppo per Taranto.
Il CIS per Taranto era stato istituito nel 2015 dal Governo a guida di Matteo Renzi, con una dotazione di 860 milioni di euro portata poi dal Governo Gentiloni a oltre 1 miliardo, realizzando e avviando nel biennio 2016-17 lavori per 500 milioni.
Le priorità del CIS sono il recupero della Città vecchia di Taranto ,  il rilancio del porto, le infrastrutture, il risanamento ambientale, la riqualificazione urbana, la valorizzazione dell’Arsenale militare.
Solo sul porto di Taranto sono state investire risorse pari a 20 volte in più di quanto investito nel decennio 2001-2010.
Lo strumento era stato poi inspiegabilmente accantonato dal governo Conte I col risultato di una pesante frenata nell’attuazione degli interventi.
Sul finire del 2020 con la nomina del  Sen. Turco   da parte di  Conte  come coordinatore del Cis di Taranto, si è ripreso a lavorarci su.
Ma se fino al 2017 erano stati spesi 260 milioni e erano stati avviati lavori per altri 460 milioni , negli ultimi due anni di milioni ne sono stati spesi appena 50.
Come Italia Viva chiediamo l’attuazione concreta del Contratto Istituzionale di Sviluppo che contiene le soluzione per il risanamento e lo sviluppo su cui costruire il futuro di Taranto.

Italia Viva della Provincia di Taranto

sabato 19 febbraio 2022

Rinviata l'assemblea sul PUG




L’assemblea pubblica sul Piano urbanistico Generale di Massafra, già prevista per venerdì 18 febbraio presso il Centro Polivalente Anziani, è stata rinviata ad altra data a causa della indisponibilità di alcuni relatori. All'iniziativa sarebbero dovuti intervenire l'assessore all'Urbanistica del Comune di Massafra Bramante, il dirigente della V Ripartizione Traetta, il consigliere provinciale di Taranto e già assessore all'Urbanistica del Comune di Massafra Lepore, il consigliere regionale Mazzarano, il sindaco Quarto e l'assessore all'Urbanistica della Regione Puglia Anna Grazia Maraschio. La conferenza nasceva all'indomani della valutazione di incompatibilità data dalla Regione Puglia. 

Una decisione contenuta nella deliberazione della giunta regionale n. 2253 (non compatibilità ai sensi dell'articolo 11 della L.R. n. 20/2001).

 ECCO IL NOSTTRO INTERVENTO IN MERITO ALLA BOCCIATURA DEL PUG DI MASSAFRA

giovedì 17 febbraio 2022

Bellanova, non si tocchi un euro bonifica ex Ilva





































Taranto, 16 feb. - "Non un euro delle risorse destinate al ripristino e alle bonifiche ambientali del siderurgico ex Ilva, e dunque alla tutela della sicurezza e della salute e all'ambientalizzazione, puo' essere distratto o finalizzato ad altri motivi. Con i parlamentari di Italia Viva continuiamo a lavorare in questa direzione".
 Lo afferma la presidente di Italia Viva Teresa Bellanova, nonche' viceministro alle Infrastrutture e Mobilita' sostenibili, a proposito della discussione che si sta svolgendo alla Camera sul decreto Milleproroghe e segnatamente sull'articolo 21 relativo all'ex Ilva. Articolo che nella sua stesura originaria ha previsto il trasferimento di 575 milioni del patrimonio destinato di Ilva in amministrazione straordinaria dalle bonifiche dei siti inquinati a Taranto ai futuri impianti per la produzione decarbonizzata dell'acciaio nel siderurgico.

 Contro questa norma, sono stati presentati emendamenti soppressivi dai parlamentari di diverse forze di maggioranza, tra cui Pd, M5S e Italia Viva. C'e' ora una riformulazione dell'articolo 21 che prevede l'aumento delle risorse per le bonifiche (sino a 675 mln) e il mantenimento del sostegno finanziario (294 mnl) alla decarbonizzazione, ma vincola gli interventi sia di Ilva in amministrazione straordinaria che del gestore della fabbrica al rilascio di decreto autorizzativi interministeriali.

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