sabato 3 dicembre 2022

Italia Viva: «Si vogliono nascondere i lavori del Lungovalle?»

 


Dopo 250 giorni, è arrivata la soluzione per poter completare i lavori del Lungovalle N.Andria di Massafra, un bel telone per nascondere il cantiere! Dal primo di dicembre un telo bianco copre il cantiere su una delle tante opere incompiute dell'amministrazione Quarto. Copertura che sarebbe stato corretto mettere a marzo 2022 quando è stato avviato il cantiere, quando si sono svolte le lavorazioni che potevano innalzare polveri. Invece si è deciso “stranamente” di recintare l’area dopo oltre 8 mesi, in una fase ,che si spera, finale dei lavori. La motivazione sembra quella di voler nascondere qualcosa. Soprattutto evitare di far vedere cosa succede all'interno del cantiere che è costato oltre 800mila euro, che doveva essere consegnato il 24 settembre 2022 e dopo circa 250 giorni è ancora incompiuto. 
Noi di Italia Viva con la nostra istanza del 26 aprile 2022 ( leggi qui il posto), abbiamo ottenuto che il Direttore dei Lavori emanasse un’apposita Disposizione di Servizio con la quale "date le particolari caratteristiche dell'area di intervento, al fine di salvaguardare il patrimonio storico-artistico dei complessi rupestri[...]" disponendo l'utilizzo di mezzi meccanici adeguati alle caratteristiche del sito. Ciò vuol dire, che le opere di scasso fatte nei primi mesi sono state svolte con macchinari non adeguati. Solo grazie alle nostre istanze , a cui si aggiunge il prezioso lavoro del comitato “Salviamo il Castello” e di tanti cittadini, l'appaltatore ha modificato le dimensioni e la potenza del parco mezzi. Grazie al controllo diretto dei partiti e dei cittadini si è potuto verificare che c’era qualcosa che non andava in quel cantiere e in quelle lavorazioni. Tutto questo è servito a tutelare e salvaguardare il villaggio rupestre e della chiesa di Santa Marina. Chiediamo pertanto, e per dare massima trasparenza sui lavori che interessano tutta la città, la rimozione del telo e che si procede alla riqualifica senza recare danno ai beni storico-artistico, ai residenti e alle imprese. 

 Italia Viva Massafra

mercoledì 16 novembre 2022

Il Ministero della Cultura vuole vederci chiaro sui lavori di riqualificazione del Lungovalle N. Andria di Massafra

 Il Ministero della Cultura è intervenuto sui lavori di riqualificazione del Lungovalle N. Andria di Massafra dopo le segnalazioni del Circolo Italia Viva Massafra e del Comitato “Salviamo il Castello”.

Qualche giorno fa è arrivata una missiva di risposta da parte del Ministero di Via del Collegio Romano con la richiesta diretta alla Soprintendenza di Taranto di monitorare la situazione di rischio dei lavori e a portare all’attenzione “ulteriori elementi informativi utili a garantire la tutela del sito”.
Ad ottobre avevamo informato il Ministero della Cultura e l’autorità di Bacino dell’allagamento dell’area di cantiere per i lavori di riqualificazione del Lungovalle Niccolò Andria “Nuovi Passi sulle Origini”, dovuto ai severi episodi meteorici del 10 ottobre 2022, e il conseguente pericolo di danneggiamento per il sottostante villaggio rupestre di Santa Marina.
Infatti, ad inizio mese il centro urbano di Massafra è stato interessato da un episodio meteorico con violente e cospicue precipitazioni, come previsto dal Bollettino di aggiornamento diffuso dal Dipartimento della Protezione Civile della Puglia, che indicava lo stato di “allerta gialla”, modificato in “allerta arancione” nei Bollettini n. 4 e n. 5 di aggiornamento per rischio idrogeologico delle ore 17:36 (ora di rilievo 15:25) e 17:56 (ora di rilevo 15:45). La rilevazione in tempo reale della protezione civile ha registrato la caduta di 61,4 millimetri complessivi di pioggia.
Se questo è stato un evento eccezionale, bisogna ricordare che il periodo autunnale è quello più piovoso nel territorio di Massafra; negli anni recenti si sono registrati mediamente 220 mm di pioggia cumulata.
Non essendoci nessuna protezione dello scavo, qualsiasi pioggia anche di minima entità incide sull’area di cantiere e sul banco roccioso, oltre a non permettere il regolare svolgimento delle lavorazioni.
Ma soprattutto le acque meteoriche possono dare origine ad infiltrazioni che compromettono la calcarenite in quanto la resistenza meccanica di questa roccia cambia con il suo grado di saturazione. Non solo, la scorretta gestione dei fenomeni di umidità può interessare i dipinti murali frantumando lo strato pittorico e opacizzando i colori.
Ad aprile avevamo segnalato come i lavori fossero impattanti e mettessero a rischio il Lungovalle e la sottostante villaggio rupestre e la chiesa rupestre di Santa Marina. Ed è stato interessante l’intervento dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale, che ha chiesto al Comune di spiegare quale fosse stato l’iter autorizzativo dell’opera, atteso che l’area è sottoposta a vincoli di pericolosità geomorfologica e  i lavori siano alquanto invasivi.  
La chiesa rupestre di Santa Marina, che contiene degli splendidi affreschi che vanno dal XII al XVI secolo, e il villaggio che fu abitato dall’VIII sec d. C. sino alla fine del 1700, hanno un’importanza fondamentale per la memoria e l’identità di Massafra e, per questo, devono essere tutelati e salvaguardati. Ma non solo: vanno tutelati i cittadini e le attività commerciali della zona, che stanno vedendo accumularsi ritardi su ritardi, con l’opera (costata oltre 800mila euro) che doveva essere consegnata due mesi fa, il 24 settembre.
Ai ripetuti annunci dell’Amministrazione in merito al Lungovalle, poi sempre e sistematicamente smentiti (da un mese attendiamo le nuove basole…), vorremmo degli atti certi che testimonino la salvaguardia di questo importante bene artistico e culturale del territorio. Siamo favorevoli ai progetti di riqualificazione, ma non devono essere fatti con  superficialità, altrimenti si finisca per fare danni maggiori dei benefici sperati.

venerdì 7 ottobre 2022

Italia Viva chiede di esporre sul Palazzo di Città di Massafra

 


Italia Viva di Massafra chiede all’Amministrazione Comunale di esporre sul Palazzo di Città di Massafra la bandiera della pace per rispondere all’appello di Papa Francesco affinché si fermino le armi in Ucraina.


Molti amministratori pubblici di tutta Italia, tra cui il sindaco Lepore di Bologna tra le grandi città metropolitane, stanno aderendo all’appello di Papa Francesco «affinché si giunga subito al cessate il fuoco… tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili ».

«Mi affliggono i fiumi di sangue e di lacrime versati in questi mesi. Mi addolorano - ha affermato il Papa - le migliaia di vittime, in particolare tra i bambini, e le tante distruzioni, che hanno lasciato senza casa molte persone e famiglie e minacciano con il freddo e la fame vasti territori. Certe azioni non possono mai essere giustificate, mai! ».

Il nostro pensiero va ai civili, alle famiglie, ai bambini ( alcuni dei quali hanno trovato rifugio e accoglienza anche a Massafra)  che in queste ore vivono nel terrore sotto i missili dell’esercito russo. L’escalation militare tra Russia ed Ucraina ci sta conducendo ad un possibile conflitto nucleare, e questo va impedito.

Per questo motivo chiediamo che anche dal Palazzo di Città di Massafra sventoli la bandiera della pace coi colori dell’arcobaleno. Una scelta simbolica di condanna la guerra e la “risoluzione” delle diatribe attraverso le armi.

Un piccolo ma grande gesto per impegnarsi senza sosta per una soluzione diplomatica tra Russia e Ucraina e affermare una cultura di pace e dialogo tra i popoli.

 

                                                                                                                            ITALIA VIVA MASSAFRA

sabato 1 ottobre 2022

Grazie a tutti i cittadini che hanno dato fiducia al Terzo Polo formato da Azione e Italia Viva!



 Grazie a tutti i cittadini che hanno dato fiducia al Terzo Polo formato da Azione e Italia Viva!
Dalla prima volta che ci siamo presentati nel settembre 2020 abbiamo moltiplicato per 10 i nostri voti.
Stiamo costruendo un'alternativa seria a chi non vuole il sovranismo e il populismo con le idee chiare, non con i soliti progetti raffazzonati e irrealizzabili .
Siamo solo all'inizio, il meglio deve ancora venire e noi ci siamo più convinti che mai.
Si parte dalla buona base per far nascere un partito riformista ed europeista che diventi la casa di chi vuole un’Italia e una Massafra più seria.

Angelo

mercoledì 14 settembre 2022

Anci seleziona 45 giovani da impiegare nei Comuni pugliesi, tra cui Massafra

 


Mancano 15 giorni alla scadenza e il Comune di Massafra non ha pubblicizzato il bando, abbiamo fatto richiesta che venga pubblicato per farsi che non vi partecipino solo  soliti noti specie in campagna elettorale. Anci Puglia seleziona 45 giovani tra i 18 e 28 anni da impiegare nei comuni pugliesi in progetti di Servizio Civile Digitale e Ambientale.  Domande entro ore 14.00 del 30/09/2022.

 Con il bando pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, Anci Puglia mette a disposizione complessivi 45 posti nei Comuni pugliesi partner, rispettivamente: 25 posti di volontario da impegnare in 2 progetti di Servizio Civile Digitale e 20 posti di volontario da impegnare in 2 progetti Servizio Civile Ambientale.  Previsti posti riservati per candidati con bassa scolarità.

 I Comuni sede di progetto, oltre alla sede Anci di Bari sono: Binetto, Bitetto, Capurso, Cellamare, Conversano, Corato, Ginosa, Lequile, Massafra, Molfetta, Palagianello, Polignano a mare, San Vito dei Normanni, Ugento. I progetti Anci Puglia hanno una durata di 12 mesi. Gli operatori volontari selezionati percepiscono direttamente dal Dipartimento Politiche Giovanili e SCU, un assegno mensile per lo svolgimento del servizio, di € 444,30. Prevista la certificazione o attestazione delle competenze e un percorso di tutoraggio. Tutte le info relative ai progetti Anci Puglia sono disponibili sul sito www.anci.puglia.itsezione Servizio civile, raggiungibile cliccando quì.

 

Gli aspiranti volontari devono presentare domanda di partecipazione entro e non oltre le ore 14.00 del 30 settembre 2022, attraverso piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone  al link undefined. (Vedasi bando).

 I candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  1. cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia;
  2. aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda;
  3. non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

 Ulteriori dettagli per la presentazione della domanda sono contenuti nel bando consultabile.

“Fondamentale tenere alta l’attenzione sulle politiche giovanili anche attraverso il Servizio Civile Universale. Un'opportunità di crescita unica per i giovani che attraverso l’impegno di cittadinanza attiva nelle amministrazioni locali diventano risorsa e forza propulsiva per le comunità. – Sottolinea il presidente Anci Puglia Ettore Caroppo – Anci Puglia crede molto nel Servizio Civile, dal 2009 sono stati impiegati oltre 500 volontari nei comuni partner e realizzati circa 70 progetti. Il prossimo 16 settembre saranno avviati al servizio 120 giovani volontari da impiegare in 5 progetti di SCU in ambito socio-culturale e turistico, da realizzare in 34 comuni pugliesi. Quest’anno sono stati approvati anche 4 progetti nei settori digitale e ambientale, con 45 posti disponibili nei comuni aderenti, per cui è possibile presentare domanda  entro il 30 settembre. Stiamo lavorando ai nuovi progetti, oltre ai settori turistico, socio-culturale e digitale, proporremo il tema ambientale-energetico, anche in ottica sensibilizzazione riduzione consumi ed efficientamento.”

 Per Gianluca Vurchio, delegato Anci Puglia alle politiche giovanili: “Il tema del Servizio Civile Universale è centrale e fondamentale per Anci Puglia.  Da anni, ormai, la struttura regionale è fortemente impegnata nella realizzazione di numerosi progetti da attuare nei territori attraverso i comuni aderenti. È il risultato di un impegno continuo in tal senso e della voglia di continuare a crescere in quella che è l'offerta dell'associazione verso i comuni e dunque a favore dei cittadini. Dal prossimo 16 settembre, al via 120 volontari per 34 comuni pugliesi, ma all'orizzonte in arrivo altre progettazioni e co-progettazioni con altre Anci regionali su temi socio-culturale, turistico- ambientale e digitale. L'impegno di Anci Puglia dovrà continuare in maniera lineare, trovando sviluppi positivi in un prossimo futuro, cercando di ampliare ulteriormente la rete dei comuni aderenti al mondo Anci e del SCU.”

lunedì 5 settembre 2022

Assistenza fragili. La FP CGIL chiede chiarezza sull’Ambito di Massafra


 Accende un faro su un appalto a rischio e con numerose opacità la Funzione Pubblica CGIL di Taranto.

Si tratta della commessa che l’Ambito Territoriale di zona di Massafra avrebbe aggiudicato al Consorzio Nestore, una società campana che nel recente rinnovo d’appalto si sarebbe aggiudicata nuovamente il servizio del centro ascolto famiglia e assistenza domiciliare educativa rivolto ai nuclei familiari con fragilità e vulnerabilità, con disagio sociale, economico, culturale, psicologico, nonché il primo servizio sul territorio di prevenzione al disagio adolescenziale e familiare.
250 famiglie circa e 170 minori tra i Comuni di Massafra, Statte, Mottola, e Palagiano.
13 i lavoratori coinvolti nel servizio tra educatori, psicologi e assistenti sociali, che però vivono a singhiozzo tutte le criticità di un appalto fatto da ritardi nei pagamenti degli stipendi, condizioni insalubri di alcuni locali e addirittura di utenze telefoniche sospese per mancato pagamento.
E’ com’è possibile aiutare così? – si domanda Tiziana Ronsisvalle, segretaria della Funzione Pubblica CGIL, che già prima della pausa ferragostana aveva allertato l’amministrazione del Comune di Massafra al fine di tutelare lavoratori e utenza.

Registriamo – dice la Ronsisvalle – ritardi nei pagamenti degli stipendi, e malgrado si siano promossi i decreti ingiuntivi per ottenere la riscossione delle spettanze, il Comune capofila di Massafra continua a non voler accertare la conduzione di un appalto, ora depotenziato anche dalla sospensione dell’utenza telefonica che consentiva di mantenere i contatti anche con utenza particolarmente fragile e bisognosa d’aiuto.

Così i 13 dipendenti dopo aver subito un cambio d’appalto senza rete che di fatto li ha lasciati senza TFR, o liquidazione di competenze di diritto ora si trovano ad affrontare un altro affidamento senza il paracadute delle garanzie della pubblica amministrazione.

Noi chiediamo al Comune di Massafra di intervenire – spiega la Ronsisvalle – e di convocare le parti.
Tante anche in considerazione della circostanza che il consorzio affidatario del servizio risulta essere attinto da interdittiva antimafia.

Nella missiva che la Funzione Pubblica ha inviato al Consorzio Nestore, al Comune di Massafra e al RUP del procedimento si proclama lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente.
Se non otterremo risposte – conclude Tiziana Ronsisvalle – porremo la questione davanti al Prefetto di Taranto.

FP CGIL  TARANTO

Interdittiva antimafia nel Casertano, il Consiglio di Stato rigetta il ricorso cautelare del Consorzio Nestore

 


Respinto il ricorso cautelare, il Consiglio di Stato conferma l’interdittiva antimafia al consorzio di cooperative Nestore. A pesare sono i rapporti con il consulente Pasquale Capriglione, ritenuto vicino ai Casalesi e – secondo gli inquirenti della Dda di Napoli – vero dominus della società. Il consorzio, con oltre 300 dipendenti, ha sede legale a Falciano del Massico, nel Casertano. Negli anni scorsi ha ottenuto numerosi appalti in provincia di Caserta. Nestore ricorreva – dopo l’esito sfavorevole del ricorso al Tar Campania – contro il ministero dell’Interno e la Prefettura di Caserta. Nel giudizio, è intervenuta ad opponendum la cooperativa Serena, assistita dagli avvocati Mario Caliendo e Paolo Cantile. I motivi presentati dal consorzio, però, non hanno convinto Palazzo Spada. L’appello cautelare “non appare suscettibile di favorevole considerazione sotto il profilo del fumus boni iuris – scrivono i giudici della terza sezione -, in quanto il quadro indiziario a carico dell’odierna appellante presenta plurimi elementi di cointeressenza e di contiguità con ambienti e soggetti controindicati ed alimenta fondati sospetti di esposizione al rischio infiltrativo, non adeguatamente (…) fugati dalle misure di self cleaning successivamente adottate, sia perché postume alla comunicazione dell’informazione interdittiva, sia perché predisposte con modalità tali da non determinare una chiara e netta discontinuità rispetto al precedente assetto gestionale”. Le spese di giudizio sono state compensate. Ora Nestore, per ribaltare la situazione, può solo sperare nel procedimento di merito.


di Giorgio Pari su  https://www.giustizianews24.it

Il consorzio “Nestore” opera anche  nei servizi sociali dell’Ambito Territoriale di Massafra ovvero Massafra, Mottola, Palagiano e Statte.

lunedì 22 agosto 2022

I candidati di Azione e Italia Viva


 



























 


Azione e Italia Viva si preparano alle prossime elezioni politiche del 25 settembre 2022 e  hanno ufficializzato, tramite i rispettivi segretari regionali pugliesi dei partiti fondati da Carlo Calenda e Matteo Renzi, i candidati in lizza.

Per il collegio plurinominale di Altamura-Taranto (Puglia 03) della Camera il capolista è Mara Carfagna (di Salerno, già ministro); gli altri candidati sono Massimiliano Stellato (di Taranto, già consigliere regionale), Anna Maria Gentile (di Noci, già consigliere comunale), Nicola La Greca (di Brindisi, consigliere comunale).

Mentre il collegio plurinominale di Taranto (Puglia 01) del Senato vede capolista Teresa Bellanova (di Ceglie Messapica, già senatrice) e i candidati Nunzio Angiola (di Taranto, già deputato uscente), Nunzia Cinone (di Corato), Lorenzo Frattarolo (di Foggia).

Il candidato nel collegio uninominale della Camera riguardante il Tarantino è Angelo Di Lena (di Pulsano, già consigliere comunale) mentre nel collegio uninominale del Senato Nicola Bruni (di Taranto).

sabato 20 agosto 2022

#IO VOTO TERZO POLO


 



























Il 25 settembre troverete sulla scheda elettorale anche questa possibilità: non accontentatevi dei meno peggio, mandate in Parlamento persone di qualità

lunedì 8 agosto 2022

Mobilità sostenibile , serve chiarezza


 

Durante il Consiglio Comunale del 28 luglio l’amministrazione comunale di Massafra ha ritirato il punto sull’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Piano che sarebbe più corretto chi amare “Piano dell'Immobilità”, visto che dopo 5 anni il suo iter non è stato ancora completo. L' approvazione del PUMS era stata inserita solo qualche giorno fa, il 25 luglio ( insieme a diversi debiti fuori bilancio), come ordine del giorno aggiuntivo al consiglio comunale del 28 luglio. Durante la seduta il punto è stato velocemente ritirato dal sindaco con la scusa di non aver fornito ai consiglieri comunali la documentazione . Dietro questo inspiegabile comportamento di inserire e poi togliere dopo pochi giorni il PUMS c'è anche il lavoro politico di Italia Viva di Massafra. Da subito ci siamo attivata contro un PUMS che dal punto di vista tecnico risulta essere incompleto, con proposte generiche e poco dettagliate e soprattutto non è aggiornato. Ad ottobre 2021 avevamo denunciato che il PUMS, approvato in giunta il 14 settembre 2021, fosse incompleto e carente di analisi. Abbiamo protocollato ben 31 osservazioni (leggi qui la notizia ) per chiedere delle correzioni e integrazioni per migliorare il Piano. Da allora sono passati 9 mesi senza nessuna risposta da parte dell'amministrazione. Fino a qualche giorno fa quando si è provato a fare un blitz portando il provvedimento in consiglio comunale, senza aver diffuso la documentazione. Italia Viva ha subito contatto i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione per informarli sul PUMS e ha diffuso le 31 osservazioni . Osservazioni che sono state inviate nuovamente anche al sindaco. Il PUMS è uno strumento di pianificazione importantissimo per Massafra, per creare una mobilità a misura d’uomo, con meno auto e inquinamento, per una città più sana e con un ambiente più pulito. Il PUMS, quando sarà corretto, ci permetterà, di accedere a bandi pubblici di finanziamento per la rigenerazione e la crescita del nostro città. Bandi ai quali da 5 anni non possiamo partecipare proprio perché la nostra città ne è ancora sprovvista. Speriamo che il rinvio possa far riflettere e cogliere le osservazioni inviate per il bene della collettività.

lunedì 1 agosto 2022

Ancora uno stop per il PUMS, il piano è stato rinviato

 

Durante il Consiglio Comunale del 28 luglio l’amministrazione comunale di Massafra ha ritirato il punto sull’approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS).

Piano che sarebbe più corretto chi amare  “Piano dell'Immobilità”,  visto che dopo 5 anni il suo iter non è stato ancora completo.
L' approvazione del PUMS era stata inserita solo qualche giorno fa, il 25 luglio  ( insieme a diversi debiti fuori bilancio), come ordine del giorno aggiuntivo al consiglio comunale del 28 luglio. Durante la seduta il punto è stato velocemente ritirato dal sindaco con la scusa di non aver fornito ai consiglieri comunali la documentazione .
Dietro questo inspiegabile comportamento di inserire e poi togliere dopo pochi giorni il PUMS c'è anche il lavoro politico di Italia Viva di Massafra. Da subito ci siamo attivata contro un PUMS che dal punto di vista tecnico risulta essere incompleto, con proposte generiche e poco dettagliate e soprattutto non è aggiornato.
Ad ottobre 2021 avevamo denunciato che il PUMS, approvato in giunta il 14 settembre 2021, fosse   incompleto e carente di analisi. Abbiamo protocollato ben 31 osservazioni (leggi qui la notizia ) per chiedere delle correzioni e integrazioni per migliorare il Piano. 
Da allora sono passati 9 mesi senza nessuna risposta da parte dell'amministrazione. Fino a qualche giorno fa quando   si è provato a fare un blitz portando il provvedimento in consiglio comunale, senza aver diffuso la documentazione. Italia Viva ha subito contatto i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione per informarli sul PUMS e ha diffuso le 31 osservazioni . Osservazioni che sono state inviate nuovamente anche al sindaco.
Il PUMS è uno strumento di pianificazione importantissimo per Massafra, per creare una mobilità a misura d’uomo, con meno auto e inquinamento, per una città più sana e con un ambiente più pulito. Il PUMS, quando sarà corretto, ci permetterà, di accedere a bandi pubblici di finanziamento per la rigenerazione e la crescita del nostro città. Bandi ai quali da 5 anni non possiamo partecipare proprio perché la nostra città ne è ancora sprovvista.
Speriamo che il rinvio possa far riflettere e cogliere le osservazioni inviate per il bene della collettività.

sabato 4 giugno 2022

L’Autorità di Bacino chiede spiegazioni sui lavori al Lungovalle


 «Dopo la nostra segnalazion anche l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale chiede spiegazioni al Comune di Massafra in merito ai lavori sopra la chiesa rupestre di Santa Marina e dei vari complessi rupestri presenti nel cosiddetto villaggio di Santa Marina sullo spalto della gravina di San Marco. Qualche settima fa anche la Soprintendenza archeologica aveva chiesto dei chiarimenti in merito ai lavori di sbancamento del lungovalle Niccolò Andria».

Commentano così, con una nota, i rappresentanti del circolo di "Italia Viva" di Massafra a seguito della segnalazione indirizzata all’Amministrazione Comunale di Massafra, alla Soprintendenza Archeologica e all’ Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale per i possibili rischi a causa del lavori che vedono interessato il lungovalle Niccolò Andria di Massafra (clicca qui per rileggere l'articolo).

«L’Autorità di Bacino - spiegano i rappresentanti di "Italia Viva" - nella nota inviata al Comune scrive "Autorità di Bacino Distrettuale rappresenta, preliminarmente, che le aree segnalate risultano interessate dalle classificazioni di "pericolosità geomorfologica" del "Piano Stralcio d'Assetto Idrogeologico - PAI", così come definitivamente approvate con decreto del segretario generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale nr. 855 del 03/09/2021. Ciò premesso, si chiede all'Amministrazione comunale di riferire circa l'iter autorizzativo dei lavori in questione, tenuto conto che le aree in parola (essendo interessate dalle citate classificazioni di "pericolosità geomorfologica" del PAI) risultano assoggettate alle disposizioni normative delle "Norme Tecniche di Attuazione - NTA" del PAI. Si rammenta, al riguardo, che dette NTA del PAI hanno assunto, comunque, nelle aree in questione validità formale (ancorché introdotte e intese quali "misure di salvaguardia") a seguito della precedente adozione della proposta di modifica del PAI, avvenuta con Decreto del Segretario Generale nr. 70112020. In tale scenario si invita, anche, a riferire se la compatibilità dei lavori in questione con le NTA del PAI sia stata, eventualmente, direttamente valutata da codesta Amministrazione comunale, ove inquadrati tra quelli rientranti nelle categorie di interventi delegati alla stessa Amministrazione comunale dall'art. 4 della legge regionale nr. 19/2013. Si rammenta, infine, che attengono a codesta Amministrazione comunale le verifiche di carattere locale atte a mettere in essere, per quanto occorrenti, le azioni di protezione civile volte a garantire la salvaguardia della pubblica e privata incolumità, nonché usi del territorio sicuri e responsabili."

Inoltre dobbiamo segnalare che, nonostante la nostra richiesta, il sito non è stato coperto. In caso di pioggia, come quella del 29 maggio (divenuta grandine a Mottola e Palagianello), l’assenza di una qualsiasi copertura può dare origine ad infiltrazioni che compromettono la calcarenite in quanto la resistenza meccanica di questa roccia cambia con il suo grado di saturazione. Non solo, la scorretta gestione dei fenomeni di umidità può interessare i dipinti murali frantumando lo strato pittorico e opacizzando i colori».

venerdì 27 maggio 2022

Persi 16 mila euro per potenziare l'offerta turistica!


Il Comune di Massafra è stato nuovamente bocciato della Regione Puglia, perdendo i fondi per il potenziamento dell’ Infopoint . A causa dell’amministrazione Quarto , i massafresi  hanno perso 16 mila euro che  sarebbero serviti per potenziare l'offerta turistica di  Massafra attraverso laboratori esperienziali, visite guidate ed aperture speciali. Per ottenere le risorse regionale  sarebbe bastato prevedere un cofinanziamento di  4000 euro , ma è stato presentato progetto dove l’impegno economico  era di 3300 euro. Sarebbero bastati solo 700 euro in più , per ottenere l’ammissione e un finanziamento di 16 mila euro.Il bando regionale,  P.O.C. Puglia FESR-FSE 2014/2020 – Azione 6.8 “Avviso per la selezione di proposte progettuali finalizzate al potenziamento e qualificazione degli info-point turistici appartenenti alla rete regionale - 2022”,  all’articolo 4.2 prescriveva  espressamente che il Comune avrebbe dovuto finanziare il progetto con una quota  non inferiore  al  20%. Il Comune di Massafra ha presentato un cofinanziamento pari al 17,10%. 

Un errore grossolano  e  una svista inspiegabile.

Questa bocciatura comporta la perdita delle risorse economiche che sarebbe potuto servire per il miglioramento dell’offerta turistica locale e della qualità dei servizi di animazione e valorizzazione del territorio..

Ancora una volta una brutta figura per Massafra  che perde delle risorse fondamentali che avrebbero consentirà di potenziare l'offerta turistica e rilanciare l’economia.


ITALIA VIVA MASSAFRA


venerdì 13 maggio 2022

Aggiornamenti su Santa Marina

 Questa è la risposta del comune di Massafra alla richiesta di Italia Viva Massafra di salvaguardare la chiesa rupestre di Santa Maria , sulla cui sommità si stanno svolgendo dei lavori pubblici. Il 26 aprile inviavo una nota al Comune , alla Soprintendenza e all’AdB per mettere a coscienza dei possibili rischi dovuti dei lavori invasivi sul lungovalle corredando, il tutto con alcune foto fatte intorno al 22 Aprile.

Dopo la nostra segnalazione sono stati fatti i controlli e al riscontro dei tecnici, i sito rupestre non presenta nuove lesioni. Il Rup ha comunque confermato che il monitoraggio continuerà fino al termine dei lavori.




martedì 26 aprile 2022

Italia Viva : «I lavori su via Lungovalle mettono a rischio le strutture sottostanti»


 

Abbiamo chiesto un intervento urgente su un possibile rischio di cedimento della chiesa rupestre di Santa Marina e dei vari complessi rupestri presenti nel cosiddetto villaggio di Santa Marina sullo spalto della gravina di San Marco di Massafra». 
Spiega, con una nota, il circolo di "Italia Viva" di Massafra che ha inviato segnalato le criticità in una nota protocollata ed indirizzata all’Amministrazione Comunale di Massafra, alla Soprintendenza Archeologica e all’ Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale
 «I lavori - spiegano i rappresentanti di "Italia Viva" - sul lungovalle Niccolò Andria di Massafra, iniziati lo scorso il 28 marzo (ma presentati addirittura nel 2019), mettono a rischio le strutture sottostanti, strutture di notevole pregio storico ed artistico risalenti al medioevo. Il rischio proviene dalle lavorazioni eseguite da due escavatori cingolati, uno con martello e uno con benna rovesciata, che stanno scavando sopra la volta della chiesa rupestre di Santa Marina. Come si vede nelle foto allegate gli scavi sembrano essere tra i 60 cm e i il metro di profondità. La benna infatti affonda interamente nello scavo e nella trincea vengono interrati dei manufatti cubici in cemento di circa un metro di lato. Essendo la chiesa e le altre cavità rupestre scavata nella calcarenite, l’asportazione di materiale nonché le vibrazioni puntuali possono genere delle fratture sulla roccia oppure ampliare le fessurazioni tipiche della struttura tufacea. Inoltre, in caso di pioggia, l’assenza di una qualsiasi copertura dell’area di scavo può dare origine ad infiltrazioni. Infiltrazioni che compromettono la calcarenite in quanto la resistenza meccanica di questa roccia cambia con il suo grado di saturazione in acqua. 
 Non solo, la scorretta gestione dei fenomeni di umidità può direttamente interessare i dipinti murali. La cristallizzazione dei sali sulle murature frantuma lo strato pittorico e opacizza i colori. 
 Non vorremmo che si ripetesse quanto avvenuto nel gennaio 2017 quando è crollata la volta della chiesa rupestre della Buona Nuova nella Gravina della Madonna della Scala, a seguito di uno scavo sul soprassuolo per immettere una soletta in c.a. Chiediamo che si intervenga in tempi brevi a salvaguardare l’intero monumento. Chiediamo pertanto uno studio approfondito sul sistema statico dell'intero insediamento e un'indagine diagnostica con opportuna strumentazione sulla consistenza del materiale e sulla composizione dei paramenti murari. 
Inoltre, il deflusso delle acque meteoriche esige uno studio di dettaglio in termini di convogliamento e di pendenze, sia della scalinata che delle coperture sovrastanti la chiesa rupestre e il villaggio. 
Siamo certi che gli enti contattati sapranno cogliere e provvedere nel merito della segnalazione a salvaguardia del patrimonio storico- culturale. 
 Pensiamo che l’amministrazione debba porre maggiore attenzione sull'argomento e accelerare nell'individuazione delle soluzioni.
 Su questi temi, come Italia Viva di Massafra, siamo disponibili ad un ampio confronto e collaborazione».

martedì 5 aprile 2022

Italia Viva: “Sconsolante la situazione della viabilità di Massafra”

 













“Viabilità e infrastrutture stradali: a Massafra qualcosa continua ad andare storto. La nostra città, infatti si posiziona agli ultimi posti nella classifica dei comuni italiani per quanto riguarda la spesa pro capite in questi due settori strategici della vita pubblica.

A Massafra la spesa pro capite  per viabilità e infrastrutture stradali è di 0,53 euro!. Nel 2020 la spesa assoluta per infrastrutture stradali e viabilità è stata di 16857,6 euro, per una popolazione censita pari a 32.861 abitanti.

A tracciare la sconsolante fotografia è la fondazione indipendente Openpolis, che analizzando i bilanci consuntivi 2020 dei comuni italiani ha disegnato i contorni dell’arretratezza massafrese.

Massafra si classifica ultima in Provincia di Taranto riuscendo a fare meglio solo di Palagiano e Pulsano che  alla data di pubblicazione dell’indagine di Openpolis non hanno reso accessibili i rispettivi bilanci consuntivi 2020.  Openpolis ci dà la conferma di un dato sotto gli occhi di tutti , infatti sono tante e troppe  le strade malridotte, degradate , con buche e ormaie (rutting).

Il dato  massafrese di 53 centesimi è sconcertante soprattutto se confrontato con la spesa  media nazionale che supera i 100 euro per cittadino.

Nel 2022 arriveranno dei fondi regionali per le strade, assegnati a tutti i comuni pugliesi, che servono per una manutenzione straordinaria delle infrastrutture stradali . Fondi che a Massafra serviranno invece per la manutenzione ordinaria. Manutenzione parziale, perché non coinvolge ne il Centro Storico ne le frazioni di Parco di Guerra, Cernera e Chiatona.Le strade, i  parcheggi, ma anche percorsi pedonali e ciclabili, rappresentano parte fondamentale del sistema infrastrutturale e della viabilità in un territorio. Per la sicurezza e l’agibilità delle strade sono necessari continui interventi di manutenzione, che devono essere svolti dal Comune.

L’ Amministrazione locale deve svolgere continue attività di manutenzione nelle strade e questi servizi sono importanti per garantire una mobilità sicura, efficiente e sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale. Ancora una volta stiamo a certificare l’inadeguatezza della gestione Quarto della nostra città”.

ITALIA VIVA Massafra

sabato 19 marzo 2022

MASSAFRA-ANNULLATO CONCORSO DEL 2018. SCATTERANNO I RISARCIMENTI DANNI?E CHI PAGA?

 


Annullato concorso del 2018 per personale dipendente del Comune di Massafra
Il 18 marzo 2022 il Tar ha pubblicato la sentenza con la quale ha annullato l’avviso di selezione per personale dipendente del 4 dicembre 2018.
Sono stati ANNULLATI tutti gli atti .
Il Comune di MASSAFRA è soccombente perché avrebbe commesso delle violazioni rilevate dal TAR .
Ora si aprono scenari , compreso quello gli eventuali altri giudizi di richiesta di risarcimento dei danni. Indovinate un po' chi paga?

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