Massafra è pronta a ripartire. Sì, ma in quale direzione? Noi di Italia Viva, insieme al consigliere Ida Cardillo, offriamo una “bussola” all’amministrazione di Massafra».
Così esordisce in una nota Angelo Notaristefano per Italia Viva di Massafra.
«L’obbiettivo - continuano nella nota Cardillo e Notaristefano - è cancellare le tasse per chi ha sofferto la grave crisi dovuta alla pandemia, in modo da consentire a tutti di tornare in attivo al più presto.
Abbiamo elaborato un documento, nove cose da fare subito per la ripartenza di Massafra post Covid-19. Altri comuni sono già intervenuti, ad esempio il comune di Taranto ha stanziato 7,8 milioni di euro per la ripartenza, oppure il comune di Noìcattaro (26mila abitanti) che ne ha stanziati 400 mila euro per famiglie imprese, solo per citarne alcuni.
Il consiglio comunale e le varie dichiarazioni degli assessori di questi giorni, hanno certificato che ancora non c’è nessuna strategia per la ripresa e rilancio sociale ed economico di Massafra. La Fase 1 è alle spalle e i massafresi come tutti gli italiani hanno mostrato disciplina e solidarietà. Ora servono misure a sostegno dei lavoratori, delle imprese e delle famiglie.
Con il consigliere Ida Cardillo presentiamo le seguenti proposte per la città e per le attività commerciali e produttive:
- cancellazione della TARI per aziende, società sportive, imprese, partite IVA e liberi professionisti per l'intero periodo di lockdown per i servizi non utilizzati. Ad eccezione di chi era autorizzato a lavorare in base ai DPCM e non in smartworking;
- cancellazione del canone di occupazione del suolo ed aree pubbliche ,TOSAP, per i restanti mesi del 2020 (da maggio a dicembre), per consentire di ampliare gratuitamente (anche in prossimità se non dovesse essere possibile in adiacenza) gli spazi adibiti all'attività, per rispettare le precauzioni di distanziamento sociale senza però compromettere la redditività di ogni singolo esercizio;
- riapertura del mercato settimanale secondo le norme sulla tutela della salute con azione di controllo da parte della Polizia Locale. Consentire agli agricoltori di poter vendere i propri prodotti nel mercato o in un'altra area attrezzata (iniziativa a costo 0);
- costituzione di un Fondo Comunale per affitti di locali commerciali, locali adibiti a palestre/società sportive e studi professionali.
Per le famiglie invece chiediamo:
- costituzione Fondo per cancellazione-riduzione delle tasse comunali alle fasce deboli;
- rinvio per tutti del pagamento della Tari e IMU al 31/12/2020 come fatto per la TOSAP;
- assistenza alle famiglie con servizi sociali per la Prima infanzia, Adolescenti e diversamente abili, apertura aree verdi all'interno delle scuole;
- rimborso retta mensa scolastica, rimborso trasporto scolastico con gli “scuolabus”, rimborso retta asilo nido e rimborso abbonamento parcheggio a pagamento versati dai cittadini e non goduti a causa del lockdown;
- pubblicazione periodica del "Bilancio di Solidarietà” con entrate da donazioni e versamenti statali e regionale e relativa distribuzione chiara e trasparente (iniziativa a costo 0).
Le risorse a cui si può attingere per queste proposte possono essere trovate nei fondi comunali, nelle donazioni e con la possibilità di eseguire delle variazioni di bilancio, che permettano di utilizzare i risparmi derivanti dalle risorse stanziate per le manifestazioni o attività che verranno rinviate oppure dai risparmi anche del minor conferimento dei rifiuti. Su molti di questi punti interverrà anche il governo, di cui Italia Viva è partner, per l’immediato, il comune dovrebbe solo anticipare l’intervento statale.
In queste che sono ancora ore difficili crediamo che non ci sia spazio per la “piccola politica” ma che dovrebbe essere il momento di una “grande politica” che riflette, azzarda vie nuove, scommette su un futuro diverso. Il cambiamento non è uno slogan elettorale, è una necessità».