mercoledì 13 maggio 2020

Cardillo e Notaristefano: «Ecco le nostre proposte per la "Fase 2" del Comune di Massafra»

 


Massafra è pronta a ripartire. Sì, ma in quale direzione? Noi di Italia Viva, insieme al consigliere Ida Cardillo, offriamo una “bussola” all’amministrazione di Massafra».

Così esordisce in una nota Angelo Notaristefano per Italia Viva di Massafra.

«L’obbiettivo - continuano nella nota Cardillo e Notaristefano - è cancellare le tasse per chi ha sofferto la grave crisi dovuta alla pandemia, in modo da consentire a tutti di tornare in attivo al più presto.

Abbiamo elaborato un documento, nove cose da fare subito per la ripartenza di Massafra post Covid-19. Altri comuni sono già intervenuti, ad esempio il comune di Taranto ha stanziato 7,8 milioni di euro per la ripartenza, oppure il comune di Noìcattaro (26mila abitanti) che ne ha stanziati 400 mila euro per famiglie imprese, solo per citarne alcuni.

Il consiglio comunale e le varie dichiarazioni degli assessori di questi giorni, hanno certificato che ancora non c’è nessuna strategia per la ripresa e rilancio sociale ed economico di Massafra. La Fase 1 è alle spalle e i massafresi come tutti gli italiani hanno mostrato disciplina e solidarietà. Ora servono misure a sostegno dei lavoratori, delle imprese e delle famiglie.

Con il consigliere Ida Cardillo presentiamo le seguenti proposte per la città e per le attività commerciali e produttive:

  • cancellazione della TARI per aziende, società sportive, imprese, partite IVA e liberi professionisti per l'intero periodo di lockdown per i servizi non utilizzati. Ad eccezione di chi era autorizzato a lavorare in base ai DPCM e non in smartworking;
  • cancellazione del canone di occupazione del suolo ed aree pubbliche ,TOSAP, per i restanti mesi del 2020 (da maggio a dicembre), per consentire di ampliare gratuitamente (anche in prossimità se non dovesse essere possibile in adiacenza) gli spazi adibiti all'attività, per rispettare le precauzioni di distanziamento sociale senza però compromettere la redditività di ogni singolo esercizio;
  • riapertura del mercato settimanale secondo le norme sulla tutela della salute con azione di controllo da parte della Polizia Locale. Consentire agli agricoltori di poter vendere i propri prodotti nel mercato o in un'altra area attrezzata (iniziativa a costo 0);
  • costituzione di un Fondo Comunale per affitti di locali commerciali, locali adibiti a palestre/società sportive e studi professionali.

Per le famiglie invece chiediamo:

  • costituzione Fondo per cancellazione-riduzione delle tasse comunali alle fasce deboli;
  • rinvio per tutti del pagamento della Tari e IMU al 31/12/2020 come fatto per la TOSAP;
  • assistenza alle famiglie con servizi sociali per la Prima infanzia, Adolescenti e diversamente abili, apertura aree verdi all'interno delle scuole;
  • rimborso retta mensa scolastica, rimborso trasporto scolastico con gli “scuolabus”, rimborso retta asilo nido e rimborso abbonamento parcheggio a pagamento versati dai cittadini e non goduti a causa del lockdown;
  • pubblicazione periodica del "Bilancio di Solidarietà” con entrate da donazioni e versamenti statali e regionale e relativa distribuzione chiara e trasparente (iniziativa a costo 0).

Le risorse a cui si può attingere per queste proposte possono essere trovate nei fondi comunali, nelle donazioni e con la possibilità di eseguire delle variazioni di bilancio, che permettano di utilizzare i risparmi derivanti dalle risorse stanziate per le manifestazioni o attività che verranno rinviate oppure dai risparmi anche del minor conferimento dei rifiuti. Su molti di questi punti interverrà anche il governo, di cui Italia Viva è partner, per l’immediato, il comune dovrebbe solo anticipare l’intervento statale.

In queste che sono ancora ore difficili crediamo che non ci sia spazio per la “piccola politica” ma che dovrebbe essere il momento di una “grande politica” che riflette, azzarda vie nuove, scommette su un futuro diverso. Il cambiamento non è uno slogan elettorale, è una necessità».

domenica 10 maggio 2020

Cardillo e Notaristefano: «Massafra è vittima dell’abbandono incontrollato di rifiuti»

 


Sull'abbandono dei rifiuti che in questi giorni imperversa a Massafra la consigliera d'opposizione Ida Cardillo e Angelo Notaristefano per Italia Viva incalzano l'Ente comunale: «Ancora una volta Massafra è vittima dell’abbandono incontrollato di rifiuti, chiediamo dei provvedimenti urgenti. Le responsabilità ricadono sulla negligenza dell’assessorato all’Ambiente.

Il 24 aprile 2020, l’assessore Tonia Di Gregorio, ha comunicato che la raccolta degli indumenti usati veniva sospesa. Il tutto senza informare capillarmente i cittadini e senza trovare un modo alternativo per smaltire gli abiti usati. Non tenendo conto che ogni mese a Massafra si smaltiscono in media 8.193 kg (oltre 8 tonnellate) di abiti usati per un totale annuo di 98.310 kg. In pochi giorni è esplosa una nuova emergenza rifiuti nel territorio Comunale, causata dall'abbandono incontrollato ed improprio degli stessi lungo le vie cittadine e nelle aree periferiche. In pochi giorni, i luoghi dove sono presenti i cassonetti per la raccolta dei vestiti si sono trasformati in discariche.

Si evince lo stato di degrado ed incuria dei siti da noi verificati e che contestualmente, rappresentano un grave rischio per la salute pubblica. Preso atto che tale situazione non è assolutamente accettabile, chiediamo all'Autorità Competente di:

  1. Provvedere con apposita Ordinanza a carattere d'urgenza la bonifica immediata dei siti dove sono presenti i cassonetti per la raccolta dei vestiti e altre aree interessate dalla medesima situazione;
  2. Segnalare sui cassonetti per la raccolta dei vestiti usati che questa non è più svolta;
  3. Invitare la Società preposta al servizio di raccolta a prendere atto della problematica e nel caso, emettere nei confronti dello stesso gli eventuali provvedimenti necessari;
  4. Aumentare la vigilanza nelle aree sottoposte a tale scempio;
  5. Rivedere tutto il sistema di gestione della raccolta differenziata adottata nel territorio, garantendo misure atte a favorire una maggiore efficienza e qualità del servizio al fine di salvaguardare la salute dei cittadini e il territorio.

Ma non sono solo queste le discariche abusive che inquinano Massafra, persistono sul territorio comunale aree, vie cittadine e zone periferiche trasformati in discariche e che rappresentano un grave rischio per la salute pubblica. Anche su queste chiediamo di intervenire subito, prima che sia troppo tardi».

sabato 2 maggio 2020

IV Massafra: "emergenza Covid-19" grande assente nel consiglio comunale

 


Per noi è necessario che si discuta all'interno della massima assise comunale dell'emergenza sanitaria e della crisi economica a Massafra legata al COVID-19.».

Inizia così la nota di Angelo Notaristefano di Italia Viva a qualche giorno dal prossimo consiglio comunale. L'esponente renziano giudica negativamente l'assenza dal dibattito di un punto relativo alle soluzioni da mettere in campo per superare l'emergenza sociale ed economica legata alla pandemia dovuta Covid-19 .

«Il 5 maggio dopo oltre 70 giorni - scrive Notaristefano- torna finalmente a riunirsi il consiglio comunale di Massafra. Per noi è necessario che si discuta all'interno della massima assise comunale dell'emergenza sanitaria e della crisi economica a Massafra legata al COVID-19. Siamo delusi che gli ordini del giorno siano solo ratifiche di variazioni e debiti fuori bilancio e non ci sia un punto dedicato su cosa fare per una ripartenza sociale ed economica della città.

Spetta alla politica garantire le condizioni necessarie affinché Massafra riparta, le saracinesche riaprano e si torni ad una “nuova normalità”. Spetta alla politica locale trovare delle ricette , elaborare il piano complessivo per far riprendere la città ormai ferma da troppo tempo. La ricetta, qualunque essa sia, deve analizzare, prevedere, monitorare, correggere sulla base di dati e non di aspettative, come si è fatto in maniera grossolana durante l'emergenza sanitaria. Il compito del consiglio comunale è trovare soluzioni e dare risposte ai cittadini .

I Comuni giocano un ruolo fondamentale nel programmare, monitorare, informare, rassicurare e devono evitare il più possibile che a pagare la crisi dovuta al Covid-19 siano le fasce più deboli.
Chiediamo di conoscere quali interventi sono stati programmati o si intende programmare, a tutela della salute dei cittadini, che rispondano all'esigenza della fase 2, delle norme igieniche, di sanificazione dei luoghi e degli ambienti pubblici e delle disposizioni di distanziamento sociale.
Chiediamo tutele per i dipendenti comunali e come l'amministrazione intende gestire la riapertura al pubblico degli uffici comunali.
Chiediamo quali provvedimenti concreti si intendono adottare per andare incontro a tutte le attività commerciali artigianali e/o professionali. Chiediamo la riduzione e la sospensione delle tasse e rimborsi per tutti i cittadini.
Ci aspettiamo risposte efficaci su questi temi e proporremo le nostre soluzioni, perché, se nulla potrà essere come prima che sia meglio di prima.»

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