martedì 26 aprile 2022

Italia Viva : «I lavori su via Lungovalle mettono a rischio le strutture sottostanti»


 

Abbiamo chiesto un intervento urgente su un possibile rischio di cedimento della chiesa rupestre di Santa Marina e dei vari complessi rupestri presenti nel cosiddetto villaggio di Santa Marina sullo spalto della gravina di San Marco di Massafra». 
Spiega, con una nota, il circolo di "Italia Viva" di Massafra che ha inviato segnalato le criticità in una nota protocollata ed indirizzata all’Amministrazione Comunale di Massafra, alla Soprintendenza Archeologica e all’ Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale
 «I lavori - spiegano i rappresentanti di "Italia Viva" - sul lungovalle Niccolò Andria di Massafra, iniziati lo scorso il 28 marzo (ma presentati addirittura nel 2019), mettono a rischio le strutture sottostanti, strutture di notevole pregio storico ed artistico risalenti al medioevo. Il rischio proviene dalle lavorazioni eseguite da due escavatori cingolati, uno con martello e uno con benna rovesciata, che stanno scavando sopra la volta della chiesa rupestre di Santa Marina. Come si vede nelle foto allegate gli scavi sembrano essere tra i 60 cm e i il metro di profondità. La benna infatti affonda interamente nello scavo e nella trincea vengono interrati dei manufatti cubici in cemento di circa un metro di lato. Essendo la chiesa e le altre cavità rupestre scavata nella calcarenite, l’asportazione di materiale nonché le vibrazioni puntuali possono genere delle fratture sulla roccia oppure ampliare le fessurazioni tipiche della struttura tufacea. Inoltre, in caso di pioggia, l’assenza di una qualsiasi copertura dell’area di scavo può dare origine ad infiltrazioni. Infiltrazioni che compromettono la calcarenite in quanto la resistenza meccanica di questa roccia cambia con il suo grado di saturazione in acqua. 
 Non solo, la scorretta gestione dei fenomeni di umidità può direttamente interessare i dipinti murali. La cristallizzazione dei sali sulle murature frantuma lo strato pittorico e opacizza i colori. 
 Non vorremmo che si ripetesse quanto avvenuto nel gennaio 2017 quando è crollata la volta della chiesa rupestre della Buona Nuova nella Gravina della Madonna della Scala, a seguito di uno scavo sul soprassuolo per immettere una soletta in c.a. Chiediamo che si intervenga in tempi brevi a salvaguardare l’intero monumento. Chiediamo pertanto uno studio approfondito sul sistema statico dell'intero insediamento e un'indagine diagnostica con opportuna strumentazione sulla consistenza del materiale e sulla composizione dei paramenti murari. 
Inoltre, il deflusso delle acque meteoriche esige uno studio di dettaglio in termini di convogliamento e di pendenze, sia della scalinata che delle coperture sovrastanti la chiesa rupestre e il villaggio. 
Siamo certi che gli enti contattati sapranno cogliere e provvedere nel merito della segnalazione a salvaguardia del patrimonio storico- culturale. 
 Pensiamo che l’amministrazione debba porre maggiore attenzione sull'argomento e accelerare nell'individuazione delle soluzioni.
 Su questi temi, come Italia Viva di Massafra, siamo disponibili ad un ampio confronto e collaborazione».

martedì 5 aprile 2022

Italia Viva: “Sconsolante la situazione della viabilità di Massafra”

 













“Viabilità e infrastrutture stradali: a Massafra qualcosa continua ad andare storto. La nostra città, infatti si posiziona agli ultimi posti nella classifica dei comuni italiani per quanto riguarda la spesa pro capite in questi due settori strategici della vita pubblica.

A Massafra la spesa pro capite  per viabilità e infrastrutture stradali è di 0,53 euro!. Nel 2020 la spesa assoluta per infrastrutture stradali e viabilità è stata di 16857,6 euro, per una popolazione censita pari a 32.861 abitanti.

A tracciare la sconsolante fotografia è la fondazione indipendente Openpolis, che analizzando i bilanci consuntivi 2020 dei comuni italiani ha disegnato i contorni dell’arretratezza massafrese.

Massafra si classifica ultima in Provincia di Taranto riuscendo a fare meglio solo di Palagiano e Pulsano che  alla data di pubblicazione dell’indagine di Openpolis non hanno reso accessibili i rispettivi bilanci consuntivi 2020.  Openpolis ci dà la conferma di un dato sotto gli occhi di tutti , infatti sono tante e troppe  le strade malridotte, degradate , con buche e ormaie (rutting).

Il dato  massafrese di 53 centesimi è sconcertante soprattutto se confrontato con la spesa  media nazionale che supera i 100 euro per cittadino.

Nel 2022 arriveranno dei fondi regionali per le strade, assegnati a tutti i comuni pugliesi, che servono per una manutenzione straordinaria delle infrastrutture stradali . Fondi che a Massafra serviranno invece per la manutenzione ordinaria. Manutenzione parziale, perché non coinvolge ne il Centro Storico ne le frazioni di Parco di Guerra, Cernera e Chiatona.Le strade, i  parcheggi, ma anche percorsi pedonali e ciclabili, rappresentano parte fondamentale del sistema infrastrutturale e della viabilità in un territorio. Per la sicurezza e l’agibilità delle strade sono necessari continui interventi di manutenzione, che devono essere svolti dal Comune.

L’ Amministrazione locale deve svolgere continue attività di manutenzione nelle strade e questi servizi sono importanti per garantire una mobilità sicura, efficiente e sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale. Ancora una volta stiamo a certificare l’inadeguatezza della gestione Quarto della nostra città”.

ITALIA VIVA Massafra

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